Malmenato e derubato della bicicletta sul Liston
La minaccia con un coltello, il pugno, la fuga: arrestati i tre responsabili, di cui uno è minorenne
Hanno accerchiato la loro vittima sul Liston puntandole contro un paio di coltelli facendosi consegnare la bicicletta. Choc martedì in pieno centro, dove si è consumata l’ennesima rapina ai danni di un giovane. I malviventi – un ventiseienne e un ventiquattrenne di origine marocchina e un sedicenne romeno, tutti già noti alle forze dell’ordine – sono stati raggiunti dagli agenti delle Volanti e arrestati con l’accusa di rapina aggravata in concorso.
Poco dopo mezzanotte, la vittima stava passeggiando con due amici in piazza Bra; arrivata all’altezza di una pizzeria del Liston, è stata avvicinata dai malviventi, inizialmente in modo amichevole. Il ventiseienne ha chiesto, quindi, al malcapitato di poter provare la bicicletta ma il proprietario della due ruote si è rifiutato facendo andare su tutte le furie i rapinatori, che hanno reagito con violenza estraendo immediatamente dalle tasche due coltelli e puntandoli contro la vittima e i suoi amici, rimasti scioccati. Dopo una serie di minacce con il coltello puntato, all’improvviso il ventiseienne si è avvicinato al proprietario della bicicletta colpendolo con un pugno alla testa.
La scena ha richiamato un passante che, accortosi di quello che stava accadendo, ha subito provveduto ad allertare la centrale operativa della questura. I tre malviventi, dopo aver minacciato, ferito e derubato la vittima della due ruote, si sono, quindi, dileguati nei vicoli dietro il Liston con la bicicletta appena sottratta sperando di riuscire a far perdere le proprie tracce.
Una volta sul posto, gli agenti delle Volanti hanno raccolto le testimonianza del malcapitato e degli altri testimoni, risultate fondamentali per individuare poco dopo in corso Cavour i rapinatori, trovati dai poliziotti ancora in possesso della bicicletta rubata. Il gruppetto di malviventi è stato, perciò, raggiunto e fermato finendo in manette. Il ventiseienne e il ventiquattrenne magrebini sono stati condotti nel carcere di Montorio, in attesa dell’udienza di convalida. Per il sedicenne romeno si sono, invece, aperte le porte del carcere minorile di Treviso.