Tivù locali, Medianordest entra in Mediapason: «Operazione di sistema tra le emittenti del Nord»
Un modello di collaborazione che aggrega potenzialità e competenze di dieci emittenti locali del Nord Italia con un bacino di utenza di 2,2 milioni di telespettatori. È l’operazione che ha preso forma attraverso l’acquisizione da parte di Medianordest, gruppo veneto al quale appartengono Antenna Tre, Rete Veneta, Telenordest, e Telequattro, presieduto da Filippo Iannacopulos (nella foto), del 21,71% di Mediapason, polo televisivo milanese riferibile a Sandro Parenzo, che controlla Telelombardia, Antenna Tre, Top Calcio 24, Milanow e Videogruppo. È una manovra che per lo stesso Iannacopulos pone «le premesse per una sinergia seria sotto il profilo tecnologico e commerciale, senza andare ad influire sull’autonomia dei singoli progetti editoriali e dunque sui contenuti diffusi dalle singole realtà. Le direzioni delle diverse testate rimarranno inalterate». Il che significa declinare l’iniziativa non come «un percorso di concentrazione ma di mantenimento dell’identità delle singole componenti il sistema. Sarebbe difficile pensare a uno scambio di contenuti – prosegue ancora l’editore – data la fondamentale differenza di approccio all’informazione nelle due aree. A Nordest è radicato un interesse rivolto capillarmente a territori circoscritti alle province, in Lombardia e in Piemonte a polarizzare le dinamiche sono invece sostanzialmente gli eventi che riguardano i due capoluoghi».
Qualsiasi altro ragionamento sul piano delle compartecipazioni, aggiunge ancora l’editore, è prematuro. Il network lombardo non ha rilevato quote del partner veneto, viene anche precisato, e, in quanto alla governance, nel cda di Mediapason lo stesso Iannacopulos è presente tra i cinque membri da vari anni. L’importo dell’operazione non è stato reso noto. Medianordest impiega oggi 107 dipendenti contro i 121 di Mediapason, di cui 43 giornalisti (42 nel gruppo occidentale). Entrambe le realtà esprimono una quota d’ascolto pari a circa il 60% di tutte le tv locali regionali. In termini assoluti, l’aggregato nordestino vale circa un milione di utenti mentre quello milanese tocca gli 1,2. «Si tratta di un’operazione di sistema senza precedenti in Italia, non mettiamo insieme piccole emittenti disomogenee ma le prime dieci televisioni locali del Nord del Paese. È un paradigma – chiude Iannacopulos - che potrebbe prefigurare il futuro dell’emittenza locale in Italia».