Colin, 8 anni: «Non sono malato, sono autistico La mia è una difficoltà»
Ieri si è celebrata la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. E per l’occasione è stata diffusa una delle testimonianze più belle sull’argomento. L’autismo spiegato da un bambino di 8 anni, Colin, che vive nel Villafranchese e che a scuola, senza che gli fosse richiesto, ha scritto spontaneamente una letterina di poche righe. «Autismo. Questa è veramente difficile da spiegare perché è un tipo di personalità diversa da tutte e quindi non vogliono capirci. Però voglio parlarne con chiunque stia leggendo. Dunque, iniziamo dal principio: l’autismo non è una malattia (anche se quasi tutti dicono che lo è), è una difficoltà, e le cose facili per voi sono difficili per noi (cioè gli autistici), come per esempio parlare (che è una cosa fondamentale), mangiare, bere, vestirci. Ed è così che sono fatto io». Ha detto tutto. Colin Selmo è autistico come lo sono tutti i membri della sua famiglia: genitori, nonno, e fratelli, ma è l’unico dei tre fratelli in grado di esprimere a parole la sua consapevolezza, celebrata ieri proprio con l’intento di promuovere l’inclusione e la comprensione dell’autismo. E nelle parole di un bambino di appena 8 anni c’è grande consapevolezza, su un tema sociale e sanitario estremamente complesso, ma anche la denuncia che c’è ancora molto da fare sulla tanto proclamata inclusione. È cresciuto imparando dalle sue difficoltà e vedendo quelle dei suoi fratelli che, purtroppo, hanno maggiori compromissioni. Nonostante le difficoltà, ogni giorno, i tre fratelli Colin e Liam, gemelli, e Derek di quasi 11 anni, si mettono in gioco per migliorarsi grazie a strategie pensate e rimodulate su ognuno dai genitori, anch’essi diagnosticati nello spettro autistico.Colin, con la sua consapevolezza, dunque, apre la mente ad un’infinità di famiglie che ogni giorno combattono per il diritto allo studio, al gioco, al lavoro, alla vita. Non basta accendere le luci il 2 aprile, purtroppo servono disciplina, costanza, impegno, determinazione per fare la differenza nei fatti di ogni giorno.