Valanga sugli sciatori, ferita ragazzina
Tragedia sfiorata a Misurina, altre cinque persone coinvolte. Violenta tromba d’aria nel Padovano
Tragedia sfiorata ieri a Misurina, in provincia di Belluno, sul gruppo delle Dolomiti Orientali Forcella della Neve che sovrasta il lago: sei persone sono state travolte da una valanga. Cinque escursionisti sono rimasti illesi, mentre una 14enne udinese è stata accompagnata dal Soccorso Alpino in ospedale a Belluno: non era in condizioni gravi ma aveva forti dolori alla schiena dopo essere rimasta sepolta per cinque minuti sotto un metro di neve. Provvidenziale è stato l’arrivo dei soccorritori della Guardia di Finanza di Auronzo, che casualmente si stavano addestrando nelle vicinanze. Dalla neve hanno estratto anche un altro scialpinista straniero, rimasto illeso. Con le squadre intervenute a Misurina si è congratulato il presidente della Regione Luca Zaia: «L’intervento portato a termine oggi dal Soccorso Alpino e dal Suem 118 si inserisce nel quadro di un’attività veramente rilevante a beneficio dei frequentatori e degli sportivi che praticano le nostre montagne. Non si può non esprimere gratitudine a tutti i che quotidianamente, rischiando in prima persona, sono pronti a intervenire per rendere più sicure le nostre montagne». Zaia, confrontatosi con i responsabili del servizio, ha anche portato alcuni dati: dall’inizio dell’anno, il Soccorso Alpino veneto ha effettuato 207 interventi soccorrendo 215 persone in poco più di tre mesi; sono stati chiamati per 5 valanghe con 10 persone soccorse e, purtroppo, una vittima; le missioni di elisoccorso sono state 49 e 75 gli interventi sulle piste da sci. «Un lavoro encomiabile a beneficio della collettività» ha commentato Zaia. La Protezione civile aveva lanciato l’allarme: sulle Dolomiti
e a Misurina il pericolo di valanghe era segnalato di livello 4, quindi forte, mentre sulle Prealpi, oltre il limite del bosco, era di livello 3. La causa sono le particolari le condizioni degli ultimi giorni, con un’alternanza di neve, pioggia e sole che ha creato la combinazione perfetta per le valanghe. Il manto nevoso infatti è molto umido, appesantito dalla pioggia e dalle nevicate umide fino ad alta quota. Proprio in considerazione del marcato rischio valanghe era stato deciso, in via precauzionale, di interrompere la circolazione sulla statale 49 delle Dolomiti da ponte Vauz a passo Pordoi, lungo la provinciale che porta al Falzarego. Chiusa anche la provinciale del passo Giau da Fedare al bivio Posalz nel territorio comunale di Selva di Cadore. Stop al transito, infine, anche sulla provinciale 641 da passo Fedaia e malga Ciapela. La molta neve caduta, soprattutto sulle Dolomiti, ha portato il Centro Funzionale a emettere un avviso criticità valanghe di intensità gialla anche oggi, a partire dalle 8 di stamattina.
Nella serata di lunedì, nel giro di una decina di minuti, una tromba d’aria nell’Alta Padovana, ha scoperchiato i tetti delle case e abbattuto decine di alberi. Le raffiche di vento hanno superato i cento chilometri orari, accompagnate da pioggia e grandine. Fortunatamente non ci sono stati feriti.
Raffiche Nell’Alta Padovana il forte vento ha provocato danni, scoperchiato le case e abbattuto decine di alberi