Corriere di Verona

Valanga sugli sciatori, ferita ragazzina

Tragedia sfiorata a Misurina, altre cinque persone coinvolte. Violenta tromba d’aria nel Padovano

- Dimitri Canello

Tragedia sfiorata ieri a Misurina, in provincia di Belluno, sul gruppo delle Dolomiti Orientali Forcella della Neve che sovrasta il lago: sei persone sono state travolte da una valanga. Cinque escursioni­sti sono rimasti illesi, mentre una 14enne udinese è stata accompagna­ta dal Soccorso Alpino in ospedale a Belluno: non era in condizioni gravi ma aveva forti dolori alla schiena dopo essere rimasta sepolta per cinque minuti sotto un metro di neve. Provvidenz­iale è stato l’arrivo dei soccorrito­ri della Guardia di Finanza di Auronzo, che casualment­e si stavano addestrand­o nelle vicinanze. Dalla neve hanno estratto anche un altro scialpinis­ta straniero, rimasto illeso. Con le squadre intervenut­e a Misurina si è congratula­to il presidente della Regione Luca Zaia: «L’intervento portato a termine oggi dal Soccorso Alpino e dal Suem 118 si inserisce nel quadro di un’attività veramente rilevante a beneficio dei frequentat­ori e degli sportivi che praticano le nostre montagne. Non si può non esprimere gratitudin­e a tutti i che quotidiana­mente, rischiando in prima persona, sono pronti a intervenir­e per rendere più sicure le nostre montagne». Zaia, confrontat­osi con i responsabi­li del servizio, ha anche portato alcuni dati: dall’inizio dell’anno, il Soccorso Alpino veneto ha effettuato 207 interventi soccorrend­o 215 persone in poco più di tre mesi; sono stati chiamati per 5 valanghe con 10 persone soccorse e, purtroppo, una vittima; le missioni di elisoccors­o sono state 49 e 75 gli interventi sulle piste da sci. «Un lavoro encomiabil­e a beneficio della collettivi­tà» ha commentato Zaia. La Protezione civile aveva lanciato l’allarme: sulle Dolomiti

e a Misurina il pericolo di valanghe era segnalato di livello 4, quindi forte, mentre sulle Prealpi, oltre il limite del bosco, era di livello 3. La causa sono le particolar­i le condizioni degli ultimi giorni, con un’alternanza di neve, pioggia e sole che ha creato la combinazio­ne perfetta per le valanghe. Il manto nevoso infatti è molto umido, appesantit­o dalla pioggia e dalle nevicate umide fino ad alta quota. Proprio in consideraz­ione del marcato rischio valanghe era stato deciso, in via precauzion­ale, di interrompe­re la circolazio­ne sulla statale 49 delle Dolomiti da ponte Vauz a passo Pordoi, lungo la provincial­e che porta al Falzarego. Chiusa anche la provincial­e del passo Giau da Fedare al bivio Posalz nel territorio comunale di Selva di Cadore. Stop al transito, infine, anche sulla provincial­e 641 da passo Fedaia e malga Ciapela. La molta neve caduta, soprattutt­o sulle Dolomiti, ha portato il Centro Funzionale a emettere un avviso criticità valanghe di intensità gialla anche oggi, a partire dalle 8 di stamattina.

Nella serata di lunedì, nel giro di una decina di minuti, una tromba d’aria nell’Alta Padovana, ha scoperchia­to i tetti delle case e abbattuto decine di alberi. Le raffiche di vento hanno superato i cento chilometri orari, accompagna­te da pioggia e grandine. Fortunatam­ente non ci sono stati feriti.

Raffiche Nell’Alta Padovana il forte vento ha provocato danni, scoperchia­to le case e abbattuto decine di alberi

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 ?? ?? Maltempo Sopra, il luogo su cui si è abbattuta la valanga a Misurina (Belluno). A lato, un capannone scoperchia­to nel Padovano
Maltempo Sopra, il luogo su cui si è abbattuta la valanga a Misurina (Belluno). A lato, un capannone scoperchia­to nel Padovano

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