Furti ai turisti: presa la gang del Garda
Lido Campanello, arresti dei carabinieri grazie alla task force contro le bande sul lago
Furti e rapine sulle spiagge del lago: tre arrestati dal 112. Mercoledì pomeriggio infatti i carabinieri del Nor di Peschiera hanno interrotto l’escalation predatoria di cui si stava rendendo protagonista una gang di giovani (due sono 19enni, il capobanda ha 30 anni) di origini nordafricane senza fissa dimora: nel giro di poche ore, nell’arco della stessa giornata, erano riusciti a mettere a segno tre colpi. Due furti e una rapina ai danni di turisti.
Allarme baby gang sulle spiagge del Garda, giovani bande che dettano «legge» sul lago diventando il terrore di turisti e operatori economici. Dopo l’emergenza scattata a inizio estate, quando intervenne anche la prefettura disponendo una vera task force e intensificando la vigilanza a garanzia della sicurezza di tutti, ecco arrivare i risultati dei controlli a tappeto attuati in queste settimane dalle forze dell’ordine.
Mercoledì pomeriggio infatti i carabinieri del Nor di Peschiera hanno interrotto l’escalation predatoria di cui si stava rendendo protagonista una gang di giovani (due sono 19enni, il capobanda ha 30 anni) di origini nordafricane senza fissa dimora: nel giro di poche ore, nell’arco della stessa giornata, erano riusciti a mettere a segno tre colpi.
In attesa dell’interrogatorio a cui verranno sottoposti oggi dalla gip Livia Magri e in cui saranno assistiti dall’avvocato Stefano Poli, sono finiti in cella Redouane Idbourrouss, classe 1991;Ilias Tiflati, classe 2002 e Jalal Guerrab, anch’egli classe 2002. Stando al capo d’accusa, tutti e tre mercoledì avrebbero rubato lo zaino a un turista. Inoltre, con la complicità di un quarto soggetto rimasto ignoto, avrebbero sottratto l’Iphone a un altro giovane e colpito con un pugno l’amico della vittima che aveva cercato di fermarli. Infine, è stato accertato dai militari che i tre, attorno alle 4 sempre di mercoledì, avrebbero derubato del telefonino un altro turista che si era addormentato sul pontile. I tre colpi sono tutti avvenuti in località Campanello: inoltre, due degli arrestati dopo l’intervento dei carabinieri hanno tentato di spacciarsi per minorenni. Visti i «quattro reati commessi (compresa la dichiarazione delle false generalità, ndr) nell’arco di pochissime ore», il pm Gennaro Ottaviano ha chiesto per tutti la custodia cautelare in carcere.
Qualche settimana fa, a giugno, fece scalpore che sempre al Lido Campanello, mentre i soccorritori tentavano in ogni modo di evitare la morte per annegamento di un 23enne senegalese, una banda di giovani avesse approfittato della confusione per fare razzìa di zaini e indumenti. Mentre la tragedia si consumava (il ragazzo è poi morto), altri coetanei ne avevano approfittato per derubare i bagnanti. Fecero tabula rasa di tutto ciò che trovarono: alla fine erano spariti perfino i documenti della vittima, così il riconoscimento del giovane annegato poté avvenire solo diverse ore dopo, attraverso l’esame delle impronte digitali da parte del Ris.Un gesto odioso e allarmante, un vero e proprio sciacallaggio che fece subito scattare l’allarme per arginare sul nascere della stagione estiva il dirompente fenomeno delle baby gang. Era metà giugno quando i comuni del Basso Garda lanciavano l’emergenza: «Troppe “baby gang” che scorrazzano sul nostro territorio»; Castelnuovo del Garda, (sul confine con Peschiera), «territorio» di conquista di bande giovanili. Ragazzi e ragazzini che si scatenavano in furti, atti vandalici, provocazioni, insulti, aggressioni, anche alle forze dell’ordine. «Stanno facendo scappare clienti e turisti», insorsero gli operatori economici. Due mesi dopo, però, i controlli stanno portando ordine, legalità e anche arresti.