Abbandona il figlio minore al Catullo e parte in aereo

(la.ted.) Era appena sbarcato all’aeroporto di Verona insieme al figlio minore. Quest’ultimo, diciassettenne all’epoca dei fatti contestati, era arrivato al Catullo in compagnia del padre dall’Albania, il loro Paese natale. Allo scalo di Villafranca però, stando alle accuse, il genitore avrebbe letteralmente abbandonato il ragazzino e si sarebbe imbarcato sul primo volo diretto a Tirana. Episodio increscioso e su cui manca ancora la versione del papà, quello accaduto il 17 luglio 2018 e sfociato ieri mattina nel rinvio a giudizio del genitore. Erano stati gli agenti della Polaria a prendersi cura del ragazzino dopo essersi resi conto che stava vagando con lo sguardo perso nel vuoto all’interno dell’aeroporto. Adesso il 17enne, che nel frattempo ha raggiunto la maggiore età, risulta domiciliato all’Istituto Don Calabria: stando al capo d’imputazione da cui dovrà difendersi suo padre (difeso dal legale Luca Bovolin), «dopo aver fatto ingresso in territorio italiano con il proprio figlio minore, attraverso la frontiera aerea di Villafranca, dichiarando di essere ospiti di un parente in realtà inesistente, abbandonava il figlio, incapace di provvedere a se stesso, privo di denaro e non a conoscenza della lingua italiana, recandosi immediatamente presso l’aeroporto di Verona per tornare in Albania».