Corriere di Verona

Luci al Bentegodi, c’è Hellas-Milan A Venezia prima vittoria del Chievo

Il tecnico cerca continuità dopo un buon avvio «Non dobbiamo pensare al passato ma solo a questa partita». Si ferma Bocchetti, c’è Gunter

- Fontana e Sorio

La campanella che ha decretato la ripresa delle scuole è squillata mercoledì. Quella che riporta il Verona in campo, invece, si farà sentire questa sera, e per un’occasione molto speciale.

Al Bentegodi arriva il Milan, che ha cominciato con il singhiozzo la sua stagione: sconfitta a Udine, vittoria per nulla agevole con il Brescia. Sarà un Diavolo rabbioso, quello che affronterà un Hellas che, dal canto suo, ha ingranato la marcia giusta: 4 punti nelle prime due partite, un andamento per nulla lento. Anzi, tutto il contrario. Ivan Juric tiene tesa la corda: «Non dobbiamo pensare alle gare che abbiamo già giocato, ma tenere la testa su quella che ci aspetta. Per preparare al meglio questo confronto con il Milan abbiamo lavorato con grande intensità. Siamo fiduciosi». Il tecnico di Spalato ha costruito un Verona che ha un’identità marcata. Tanta corsa, organizzaz­ione collettiva, pressing feroce: queste le mosse che hanno condotto a reggere con il Bologna e a sbancare Lecce. Soluzioni identiche sono da attendersi per il confronto con il Milan. C’è stato, però, un contrattem­po dell’ultima ora per Juric: si è fermato, bloccato da un problema muscolare, Salvatore Bocchetti. I tempi di recupero sono da valutare ma è un guaio da risolvere alla svelta. Come già a Lecce, sarà Koray Gunter a giocare dal via in difesa con Amir Rrahmani e Marash Kumbulla.

«Dispiace per l’infortunio di Bocchetti», commenta amaro Juric. Intanto, il mercato gli ha consegnato l’attaccante che cercava, Mariusz Stepinski. Dopo un mese di assenza è pronto anche Samuel Di Carmine. In avanti, dunque, ci sono delle scelte da fare e, sull’argomento, l’allenatore gialloblù osserva: «Stepinski ha voluto fortemente il Verona, questo è un fatto molto positivo per tutti. Sta bene sul piano fisico, è in condizione. Quanto Di Carmine, sebbene non abbia quasi mai giocato in serie A ha le caratteris­tiche per farlo, e bene. Credo in lui». Altro non dice, Juric, ma nell’aria galleggia la sensazione che possa esserci qualche sorpresa, e che non sia così scontato che sia Stepinski il titolare. Oppure che ci possa essere una staffetta. La settimana dell’Hellas è filata via liscia, i nazionali sono tornati dai rispettivi impegni già mercoledì. Rrahmani,

La formazione

Poche indicazion­i sugli undici per la partenza: in attacco c’è Stepinski ma scalpita Di Carmine

spiega Juric, «ha speso molto, ma è recuperato». Lo stesso discorso vale per Sofyan Amrabat, rientrato a Verona dopo le due amichevoli giocate con il Marocco contro Burkina Faso e Niger.

Così, Juric raccomanda ai suoi uomini di avere «la testa libera», di non avvertire il peso di una partita con una big. Ricambia i compliment­i che gli ha rivolto Marco Giampaolo – con cui, in quattro precedenti totali, non è ancora riuscito a vincere – e applaude alla massiccia presenza di pubblico prevista per stasera al Bentegodi. «Questa è una cosa bella, che ci spinge. Significa che i tifosi hanno apprezzato quel che abbiamo fatto finora». C’è da continuare, adesso, facendolo con un Milan che non può certo inchiodars­i di nuovo. Naturale che Juric non sveli le carte e che ricorra a un pizzico di pretattica per tenerle ben nascoste: «Ho diverse alternativ­e, c’è tanta concorrenz­a, ora ho più possibilit­à. Ma non ho deciso niente». E ci si vede in Piazzale Olimpia.

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