Corriere di Verona

Turchia amara Calzedonia vince ma la finale sfuma

Coppa Cev, non basta il 3-2 ad Ankara dopo la sconfitta interna. Grbic: «Paghiamo gli errori all’andata»

- M.F.

Il grande sogno della Calzedonia Verona si spegne ad Ankara. C’è arrivata vicinissim­a, la squadra gialloblù, a completare una strepitosa rimonta con lo Ziraat Bankasi, in Turchia, nel ritorno della semifinale di Coppa Cev. Verona, persa l’andata per 3-1 all’Agsm Forum, avrebbe dovuto vincere con identico risultato, o per 3-0, per portare la partita al decisivo golden set e giocarsi il passaggio del turno. E ci ha creduto sul serio, la Calzedonia, sfiorando un grande risultato, svanito dopo che le speranze iniziali sembravano potersi tramutare in realtà tangibile. Avanti per 2-0, la squadra di Nikola Grbic non è riuscita a piazzare l’ultimo scatto. Ankara, trascinata dalle bordate di Cacic e di Konarski, ha saputo rimontare, impattando l’incontro. Il 2-2 ha consegnato allo Ziraat Bankasi la finale, lasciando

Il tecnico Senza quel passo falso saremmo qui a festeggiar­e un grande risultato

Verona (che vincerà poi 3-2) con la delusione che accompagna le imprese soltanto accarezzat­e. «Pesa il passo falso dell’andata - dice Grbic - una partita che è stata la meno positiva della nostra stagione. Dispiace, perché nei primi due set abbiamo giocato molto bene, eravamo in pieno controllo. Avessimo fatto meglio a Verona, saremmo qui a festeggiar­e il raggiungim­ento di un grande risultato». Aveva fatto tesoro di quegli errori, la Calzedonia, e aveva interpreta­to la partita con lo stesso spirito con cui si era imposta in gara 2 dei quarti dei playoff con Trento, sabato. La fuga di Ankara nel primo set (8-5) è stata ripianata dal muro di Verona. Birarelli è un colosso che permette ai gialloblù di sorpassare, poi ci pensano Pajenk e Maar a chiudere: 2520. La fiducia della Calzedonia sale alta nel secondo set, controllat­o con personalit­à da Maar, Stern e Jaeschke, il cui ace vale un altro 25-20. Appena cala la tensione, però, i turchi si fanno sotto. L’inizio del terzo parziale è una batosta per Verona, che non contiene lo strapotere dello Ziraat: 9-1. I gialloblù rimontano punto su punto, ma non a sufficienz­a. Konarski martella, Cacic timbra il 25-20. Tutto riaperto. Il quarto set è avvincente, Verona è spesso avanti, sente che la chance per centrare la finale si avvicina. Sul 20-17, Ankara risponde e accorcia (20-19). Stern scaglia a terra il 24-23 che esalta la Calzedonia, ma non serve. Nell’ultimo testa a testa, la zampata è tutta dello Ziraat Bankasi: 26-24, l’Europa di Verona svanisce. E il tie break, pur vinto da Verona per 15-11, aggiunge solo ulteriore amarezza.

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(foto Bluvolley) In azione Una schiacciat­a di Jaeschke ieri nella sfida contro Ziraat
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