Vicina stalker, coppia «costretta» a barricarsi in casa
(e.p.) In quella che ha tutti i contorni di una «guerra di vicinato», loro anche ieri hanno continuato a proclamarsi vittime. Letteralmente «vessati» dai dispetti di quella vicina di casa finita al banco degli imputati con l’accusa di stalking nei confronti della coppia di coniugi che ha deciso di denunciarla per una serie di episodi avvenuti tra l’agosto del 2014 e il maggio dell’anno successivo a Pescantina. «Noi abbiamo finito con il barricarci dentro casa», ha raccontato ieri davanti al giudice Carola Musio il marito della coppia costituitasi parte civile con l’avvocato Stefano Poli. Minacce, insulti e poi centinaia e centinaia di sms: «Ci controllava e ogni volta che ci incrociava, ci scattava fotografie». In aula ieri ha deposto anche il comandante della stazione dei carabinieri che ha confermato di aver sequestrato una telecamera e un hard disk all’imputata, contenente immagini della coppia. Per questo, l’avvocato Poli ha chiesto di contestare alla donna anche il reato di «interferenza illecita nella vita privata». La difesa di M.L., l’avvocato Paola Malavolta, ha ricordato che il marito della coppia è sotto processo davanti al giudice di pace per le minacce rivolte alla sua assistita. Sarebbero stati marito e moglie a crearle continuamente disturbo. Si torna in aula il 14 maggio.