CheBanca! vuole raddoppiare Caccia ai clienti delle ex Popolari
Offensiva in Veneto. «Verona strategica, presto apertura a Venezia»
Offensiva in giallo a Nordest. CheBanca! scommette forte sul Veneto ferito dal fallimento delle due ex Popolari. E sono proprio le migliaia di soci e clienti delusi degli istituti di Vicenza e Montebelluna a spingere l’insegna retail di Mediobanca verso obiettivi ambiziosi nell’area. «Attualmente registriamo circa 700 milioni di masse nel risparmio gestito in Veneto. Intendiamo raddoppiarle entro la metà del prossimo anno». Il traguardo lo fissa Lorenzo Bassani, direttore commerciale, ex Antonveneta (via Abn Amro), ex Barclays Italia, di cui è stato Ceo. «Nel momento in cui – dice – a Nordest si parla soprattutto di chiusura di sportelli, noi vogliamo raccontare una storia positiva. Abbiamo un bel progetto di crescita, definito con il nuovo piano industriale annunciato dal gruppo alla fine dello scorso anno». Crescita che passa (anche) dalle tradizionalissime reti fisiche, sportelli e venditori, sia pure in versione light. CheBanca!, nata come conto deposito, sta cambiando pelle: «Segmento di clientela diverso e business più esteso», sintetizza Bassani. Ovvero: più risparmio gestito e più private banking, che nel gergo dell’azienda viene chiamato premier. Si tratta di clienti con un patrimonio tra 500 mila euro e 5 milioni (oltre questa soglia, se ne occuperà la capogruppo con la nuova divisione che assorbirà Esperia). Su 106 filiali complessive in Italia, CheBanca! ne ha quattro specializzate in ambito premier e una di queste, non a caso, si trova a Verona, piazza che in questo momento «rappresenta una buona parte delle masse gestite in Veneto». La fotografia attuale in regione dice che sono 7 le sedi dell’insegna, una a Mestre, Treviso e Vicenza, due ciascuno a Verona e Padova, frutto della combinazione tra la rete già esistente e quella di Barclays Italia, acquisita nell’agosto 2016 e realtà da cui proviene appunto Bassani. La strategia passa attraverso il reclutamento di gestori e banker, quelli che portano con sé portafogli di clienti e tanta conoscenza del territorio. «Negli ultimi due mesi ne sono arrivati una decina. Stiamo guardando a nuove aperture, ad esempio a Venezia. Il sistema bancario del Veneto ha subito tante vicende, dalle quali i clienti non sono usciti sempre contenti e per questo sono alla ricerca di interlocutori validi nella gestione dei propri investimenti». Bassani non fa mistero del fatto che nella squadra in allestimento più di qualche gestore sia arrivato da Bpvi e Veneto Banca. «E non solo da lì. Diciamo che non stiamo facendo fatica a trovare professionisti senior che vogliono giocare la partita con noi».
CheBanca! agisce nella fetta di business che ancora dà un po’ di polpa, il risparmio gestito. Quasi una fortuna non doversi accollare l’altra parte del mestiere, quella del credito a famiglie e imprese, che tanti guai ha portato al sistema in questi anni. Fenomeno delle sofferenze consiglia di stare alla larga, «ma – sottolinea Bassani - i nostri clienti veneti sono spesso imprenditori. Gestire servizi a loro favore può significare anche occuparsi delle loro aziende. In questa regione ce ne sono ancora tantissime sane». Ergo, CheBanca! non esclude di occuparsi presto anche di credito alle Pmi.
Lorenzo Bassani Stiamo reclutando professionisti anche dagli istituti falliti