Corriere di Verona

Ex Croce Rossa e nuove carriere In tribunale è polemica

Interrogaz­ione al governo: avvocati contro Turco. I lavoratori dell’ex Mastino insorgono

- La. Ted.

«Promossi senza titoli dalla Croce Rossa agli uffici giudiziari» ed è subito polemica a Verona dopo l’interrogaz­ione al governo del deputato Turco.

«Promossi senza titoli né formazione dalla Croce Rossa agli uffici giudiziari» ed è subito polemica. Da poco più di due mesi, sta accadendo così in tutti i principali tribunali della penisola ed anche a Verona, dove i giudici a partire dal primo settembre scorso sono stati affiancati da personale in esubero provenient­e da enti privatizza­ti come la Croce Rossa Italiana o in via di scioglimen­to come le Province.

Ma il «caso-Verona» arriva a Roma e all’ex Mastino si accendono gli animi: i lavoratori del tribunale si autodefini­scono «squalifica­ti da questo sistema», mentre il presidente dell’Ordine degli avvocati Sandro Rigoli attacca il deputatoav­vocato Tancredi Turco, autore di un’interrogaz­ione al governo contro l’«assunzione di 359 lavoratori nei palazzi di giustizia italiani, che spesso non hanno una formazione giuridica e che talvolta presentano la sola licenza media e non sanno utilizzare il computer».Così ha lamentato il deputato di Alternativ­a Libera nonché avvocato penalista Turco, che ha sottoposto «la situazione che si sta verificand­o all’ex Mastino» al ministro Orlando e al premier Renzi puntando il dito contro «l’inevitabil­e caos che ne sta derivando». Finora, al tribunale di Verona, ha preso servizio meno di una decina di novo innesti provenient­i della Croce Rossa: tra loro, il deputato veronese cita come esempio-limite quello dell’ex «cuoco da campo» diventato assistente giudiziari­o all’ufficio gip-gup. Alla Croce Rossa faceva parte dei dipendenti civili ma risultava «in esubero» ed è stato reinserito a palazzo di giustizia: lo stesso percorso che ha garantito a un ex capitano della stessa Cri, dove appartenev­a al corpo militare, di diventare dirigente amministra­tivo.Una scalata di livello, la sua, che ha compiuto senza essere in possesso di laurea né aver svolto alcun concorso. Su tutto questo, Turco sollecita «maggiori verifiche circa la competenza di chi viene inserito come lavoratore nei tribunali», mentre il presidente dell’Ordine degli avvocati scaligeri Rigoli non ci sta: «Mi sarei aspettato che il deputato Turco, iscritto all’Albo di Verona, si confrontas­se con l’Ordine prima di fare un’uscita pubblica del genere». E sui nuovi innesti in tribunale? «I rinforzi al personale erano necessari- sottolinea Rigoli -. È ovviamente necessario formare queste persone, diamo loro il tempo di poter imparare». Ma il Comitato dei lavoratori nel settore Giustizia di Verona protesta: «Ormai siamo gli “squalifica­ti della giustizia”, tanto qualificat­i quanto discrimina­ti rispetto a tutti gli altri dipendenti pubblici, in quanto unici che non hanno avuto alcuna progressio­ne di carriera da oltre 20 anni e sono ancora in attesa di una risposta concreta riguardo all’ agognata “riqualific­azione” - insorgono - Assistiamo, impotenti, all’ingresso di personale sprovvisto delle competenze necessarie. Al danno della mobilità si aggiunge la prassi di acquisire personale senza concorso perpetuand­o tirocini illegittim­i in spregio delle norme costituzio­nali, denotando un’inadeguata politica sul personale». E a fine mese sarà sciopero.

Rigoli

Mi aspettavo che l’avvocato Turco ce ne parlasse

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Giustizia in rosso Dalla Croce Rossa a palazzo di giustizia: il caso-Verona arriva a Roma per effetto di un’interrogaz­ione al governo (ministro Orlando e premier Renzi) e all’ex Mastino si accendono gli animi ed è polemica
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