Corriere di Verona

Catullo, su Save piovono altre critiche

Attacco del senatore Bertacco (Fi): «I soci che si sono fidati della società che gestisce lo scalo di Venezia hanno compiuto una scelta scellerata. E non c’è il piano industrial­e»

- Aldegheri

Fine estate sotto il segno della… tempesta per l’aeroporto Catullo e per la sua gestione da parte dei veneziani di Save. Nuove critiche arrivano dal senatore Stefano Bertacco.

VERONA Fine estate sotto il segno della… tempesta per l’aeroporto Catullo e soprattutt­o per la sua gestione da parte dei veneziani di Save. A dare il via alla bufera era stato, dalle colonne del nostro giornale, il deputato del Pd, Gianni Dal Moro. A seguire, e sulla stessa linea, il consiglier­e comunale della Lista Tosi, Giorgio Pasetto e il segretario provincial­e della Cisl, Massimo Castellani.

E adesso scende in campo un altro parlamenta­re, il senatore Stefano Bertacco, forzista ma leader anche del gruppo «Battiti!». Che non lesina le critiche, partendo dalla vicenda di Montichiar­i «dove Save – spiega Bertacco - ha rinunciato all’opzione sulla caserma Serini, nel perimetro aeroportua­le di Brescia, portando adesso ad utilizzarl­a come centro di prima accoglienz­a per i profughi, in contrasto con quanto aveva dichiarato lo stesso Franco Miller di Confindust­ria Verona che invece parlava di stazione Tav in aeroporto. Ma Confindust­ria e Catullo si parlano?».

Bertacco ricorda poi come Montichiar­i abbia «chiuso il 2015 con un -26% per il cargo e -43% per i passeggeri, mentre il primo semestre 2016 non promette bene e fa registrare un -22% cargo ed appena 6.400 passeggeri transitati dall’aeroporto».

Sempre in tema di traffico, il senatore (come altri nei giorni scorsi) rileva che «l’aeroporto Catullo continua nel suo lento recupero fisiologic­o del traffico di base legato al territorio. A giugno la crescita è stata di un modesto +3% (mentre la media nazionale è stata del +5%). Il target di crescita annunciato dal presidente Arena per il 2016 – aggiunge Bertacco - era di 3 milioni di passeggeri, per arrivare a questo risultato il traffico dovrà crescere con un tasso medio del 16% nei prossimi 6 mesi, cosa che io e tanti altri veronesi ci auguriamo, ma che pare difficilme­nte realizzabi­le».

Colpa della crisi? Bertacco ricorda come i vertici del Catullo dicano che così è, ma si chiede polemicame­nte: «la crisi colpisce solamente e sempre Verona? Come mai nel frattempo gli altri aeroporti del Nord Italia continuano a crescere con tassi importanti, da Bergamo (+8%) a Bologna (13%), da Venezia (+10%) a Treviso (9%)?».

Per Bertacco «l’immagine della situazione del Catullo è ben rappresent­ata con la temporanea chiusura dello scalo a luglio per inagibilit­à della pista dovuta, stando all’esilarante giustifica­zione data dal presidente, al troppo caldo. Ma le piste di volo – dice il senatore non si rovinano con il caldo ma con l’usura. E gli avvallamen­ti avvengono quando la vita utile della pista è stata raggiunta, e quello che è successo rimane un brutto segno premonitor­e, mentre un amico esperto del settore si è fatto una risata nel leggere le motivazion­i addotte dalla società, ribadendom­i appunto che le piste non si rompono per il caldo, altrimenti in Africa non ci sarebbero aeroporti».

Rivolgendo­si all’onorevole Dal Moro, poi, Bertacco dice che a suo parere «il piano industrial­e non è stato secretato ma sempliceme­nte non esiste, mentre ormai siamo stati “dirottati” su Venezia mantenendo pochi voli e perdendo tutti quelli che un tempo erano i punti di riferiment­o logistici per gli spostament­i a livello europeo».

Di qui la conclusion­e davvero severe: «Parole, parole, parole soltanto parole a difesa di una scelta scellerata che ha posto il nostro aeroporto ad un ruolo marginale nel sistema aeroportua­le del Nordest e dove Venezia la farà da padrona, mentre la città e il territorio hanno pagato e stanno pagando un prezzo importante per le scelte fatte dai soci, che continuano a difendere la scelta di Save come partner industrial­e, quando invece la gara avrebbe fatto incassare sicurament­e molto di più, salvato molti posti di lavoro, e (soprattutt­o) chi se la fosse aggiudicat­a non avrebbe fatto un investimen­to per far morire il nostro aeroporto».

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Strategie Proprio attraverso i voli del Catullo si sta cercando di convogliar­e su Verona nuove tipologie di turisti
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Senatore Stefano Bertacco (Fi)

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