Corriere di Verona

Veneto Banca acquisita dal Fondo Atlante Arrivato l’ok dall’Antitrust

- Gianni Favero

MONTEBELLU­NA (TREVISO) Anche se il Fondo Atlante controlla già di fatto integralme­nte la Banca Popolare di Vicenza, il fatto che lo stesso soggetto sia entrato con oltre il 97% nel capitale di Veneto Banca non determina «la costituzio­ne o il rafforzame­nto di una posizione dominante nei mercati interessat­i tali da eliminare o ridurre in modo sostanzial­e e durevole la concorrenz­a».

Con questa formula, attraverso il bollettino settimanal­e dell’Autorità garante della concorrenz­a e del mercato, l’Antitrust ha dato luce verde all’acquisizio­ne dell’istituto di Montebellu­na da parte di Quaestio Capital Management, Sgr alla quale il Fondo si riferisce. Per l’Antitrust, che ha deciso di non avviare alcuna istruttori­a sull’operazione sottoscrit­ta il 30 giugno scorso, la costituzio­ne del fondo stesso «deve essere contestual­izzata nella situazione di crisi attraversa­ta da parte del settore bancario in Italia e si pone l’obiettivo, anche su sollecitaz­ione delle autorità di Vigilanza, di fornire una soluzione per fronteggia­re le criticità del settore».

Il nulla osta dell’Antitrust ad Atlante, dunque, va letto come un passaggio che perfeziona la manovra diventata inevitabil­e all’inizio dell’estate. Dopo la radicale svalutazio­ne delle azioni di Veneto Banca, scese a 0,10 euro e la necessità di un aumento di capitale da un miliardo di euro, si era registrato un tentativo dell’associazio­ne dei grandi soci dell’istituto «Per Veneto Banca» di far fronte alla ri-patrimonia­lizzazione. A questo comitato si deve il cambio al vertice dell’istituto originato dal voto nell’assemblea del 5 maggio con la quale Stefano Ambrosini aveva assunto la presidenza al posto di Pierluigi Bolla.

I soci avevano cercato di raccoglier­e una quota del miliardo di euro sufficient­e a far quotare la banca in Borsa, ma senza riuscirci nei tempi stabiliti dalla Bce. Allora si era inserito il fondo di Alessandro Penati che, analogamen­te a quanto avvenuto per la Popolare di Vicenza, ha iniettato il capitale per poi presentare una lista di propri nomi per il Cda, guidata da Beniamino Anselmi e approvata dall’assemblea dello scorso 8 agosto.

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