Turista tedesco annega nel Garda per un malore
La tragedia ieri mattina a Brenzone, vani i soccorsi. L’uomo, un turista tedesco, aveva 69 anni
Ennesima tragedia nelle acque della sponda veronese del lago di Garda. Il sesto annegato in nemmeno due mesi e il terzo in una settimana. Un turista tedesco di 69 anni, Bernhard Medardus Wallner, originario della Baviera, ieri mattina intorno alle 10,30, si è tuffato in acqua per raggiungere il suo motoscafo ormeggiato alla boa a una decina di metri dalla riva, nella spiaggia antistante il campeggio Denis, a qualche centinaia di metri dal palazzo municipale di Brenzone. Ma l’anziano appena sceso in acqua è stato sopraffatto dalla forte corrente che c’era a quell’ora, anche per il vento che si era alzato fin dalla sera precedente. La corrente, quindi, lo ha trasportato per un centinaio di metri verso nord. L’uomo, deve essersi anche spaventato e ha nuotato contro corrente con tutte le sue forze, ma subito dopo ha iniziato ad annaspare e chiamare aiuto verso la moglie, che era sulla riva e lo ha visto in difficoltà. L’anziano, era già sofferente di cuore, aveva subito anni prima un intervento by-pass e non è riuscito a superare l’attacco cardiaco che lo ha colpito. Dal campeggio, Klaus, un altro tedesco cliente abituale, ha sentito le grida della moglie ed è corso in spiaggia. Si è gettato in acqua e ha raggiunto il 69enne, che ancora parlava e si muoveva, trascinandolo per una ventina di metri sino a riva. Ma mentre nuotava, l’anziano ha perso conoscenza. Inutili i tentativi di rianimarlo per circa un’ora, dapprima da una coppia di amici, lui medico di pronto soccorso e lei infermiera in Germania, con cui lo stesso turista tedesco era giunto in vacanza sul lago. Il gruppo di amici, infatti, era arrivato a Brenzone appena la sera prima: vi trascorrono le vacanze da anni, affittando un appartamento nella frazione di Porto. E dinnanzi a quella spiaggia vi ormeggiano il motoscafo.
Sul posto è giunto anche l’elicottero del 118, con i sanitari che hanno ripreso la rianimazione avviata dall’amico del 69enne: per un momento l’uomo aveva anche ripreso conoscenza, ma poi non ce l’ha fatta. I turisti del camping, quasi tutti tedeschi, sono rimasti sotto choc nell’assistere alla tragedia. Una signora, intorno alle 14, ha posato sulla spiaggia un piattino con una candela e una rosa rossa, perché ha spiegato: «Non lo conoscevo, ma io sono tutti i giorni in questa spiaggetta e vedere morire una persona è un grosso dispiacere. La moglie che si disperava mi ha fatto tanta pena, quindi ho voluto posare un pensiero per loro». E anche un’altra signora, che ha fatto da traduttrice con i sanitari nel soccorso, racconta: «Questa mattina la corrente era spaventosa. Non serviva nuotare, ti portava lei senza fare nulla, ma cercare di andarci contro era impossibile. Erano usciti tutti e quattro a cena assieme appena arrivati ed erano felici. Poi, la tragedia».