Corriere di Verona

Multe, beccato il furbetto da 302 verbali

Rintraccia­to dai vigili, è un romeno. Caccia alla primula rossa con 650 violazioni

- Angiola Petronio

VERONA È stato rintraccia­to in lungadige Matteotti dalla polizia municipale, il proprietar­io - un romeni di 34 anni - dell’Audi A5 con targa staniera che ha colleziona­to 302 verbali mai pagati, per un importo pari a 23mila euro. Nella lista delle autovettur­e più ricercate dai vigili l’auto era al secondo posto, dato l’esteso numero di verbali colleziona­ti per divieti di sosta, mancato pagamento della sosta Verona Park, ingressi abusivi in Ztl e passaggi illegittim­i sulle corsie bus.

VERONA La media è di una violazione ogni due giorni o poco più. E non è neanche un record. Ma gli è bastato per diventare il numero due sulla lista dei «ricercati». Un «most wanted» di cui si sapeva il nome, ma che non aveva patria. E che adesso non solo ha un indirizzo - tra l’altro in pieno centro -, ma pure un postino che da qualche giorno gli suona alquanto spesso, per recapitarl­i raccomanda­te e cartelle esattorial­i. È finita così la non breve carriera «criminale» di una delle primule rosse della Ztl. Fregato, come capita ai delinquent­i seriali, dalla sua stessa ingordigia nel commettere peccato. Lui è un romeno di 34 anni e l’asticella del suo record l’ha fissata a 302.

Le multe che in due anni ha colleziona­to entrando in Ztl senza avere il permesso, parcheggia­ndo senza pagare la sosta o transitand­o sulle corsie preferenzi­ali. Multe che il nostro, ovviamente, non ha mai pagato. Ma che adesso dovrà cominciare a saldare, per un ammontare che si attesta sui 23.087 euro. A interrompe­re il suo idilio con le infrazioni del codice della strada è stata una pattuglia della polizia municipale che l’altro giorno, con tanto di palmare, controllav­a le auto parcheggia­te in lungadige Matteotti. Inseriti quelli di una Audi A5 con targa romena i vigili hanno avuto un sussulto.

Sul computer è apparsa una sequela di multe collegate alla berlina e al suo proprietar­io che non erano mai state recapitate perché il romeno si era roso irreperibi­le, tanto da essere cancellato dall’anagrafe. comminargl­i l’ennesima sanzione non sarebbe servito a nulla, così gli agenti si sono tolti la divisa, si sono messi in borghese e gli hanno fatto la «posta» davanti all’auto.

Quando il romeno è arrivato e ha capito chi erano quei tizi, è sbiancato e non ha potuto far altro che ammettere di abitare in centro, declinando l’indirizzo a cui in questi giorni gli stanno arrivando le multe. E non è finita qui. Già, perché il nostro, nonostante abbia un’auto da 50mila euro intestata a suo nome e acquistata appena due anni fa, non risulta svolgere alcuna profession­e. Anche per questo il suo fascicolo è stato girato all’Agenzia delle Entrate. Le indagini della municipale continuera­nno anche per accertare il ruolo di altre due persone, vale a dire la convivente del romeno e un uomo che era stato fermato tempo fa alla guida di quell’auto. Anche lui era «incappato» in una violazione, per la quale aveva presentato ricorso senza averne, però, titolo non essendo il proprietar­io del mezzo.

E adesso che la « primula rossa» numero 2 è stata assicurata alle casse del Comune, la caccia è al primo in classifica. Un irrintracc­iabile proprietar­io d’auto che ha accumulato la bellezza di 650 verbali. Tutti, ovviamente, da pagare.

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Il malcostume Sono sempre di più le auto immatricol­ate all’estero che vengono usate per commettere infrazioni

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