Corriere di Bologna

In picchiata sul bunker

Il Bologna affronta un’Udinese ferita, spesso colpita nel finale e appena affidata a Cannavaro Zirkzee cerca il gol casalingo che gli manca da cinque mesi

- Alessandro Mossini

Un altro passo da muovere verso la Champions League, meglio ancora se tre: il Bologna alle ore 15 ospita l’Udinese cercando di ridurre quegli otto punti che mancano all’aritmetica qualificaz­ione nella coppa più nobile.

Con una vittoria oggi, intanto, i rossoblù sarebbero matematica­mente certi di un piazzament­o europeo per il prossimo anno ma il volo di Motta e dei suoi ragazzi è tale che anche una Conference League o una Europa League, che ad inizio stagione sarebbero state firmate da tutto l’ambiente, sembrerebb­ero un mero traguardo intermedio. Si punta al massimo, specie dopo la rumba suonata all’Olimpico nello scontro diretto con la Roma di De Rossi: in settimana i gialloross­i sono tornati a -4 ma oggi, così come l’Atalanta (a -8, con una gara da recuperare), giocano nel turno delle ore 18 e il Bologna

ha la chance di scoccare un altro dardo alle speranze e al morale delle altre due contendent­i ai posti Champions.

Rispetto a lunedì, sarà una partita profondame­nte diversa sul piano tattico, contro una squadra fisica come l’Udinese che ricalcherà il solco tracciato dal Monza nell’ultima gara casalinga rossoblù: al Bologna il compito di sfondare il muro e di non abbattersi anche se dovesse reggere fino alle ultime curve della partita.

I friulani, infatti, sono spesso crollati nei minuti di recupero dove hanno perso ben 19 punti: un’enormità, oltre che una costante nelle ultime tre uscite contro Inter, Verona e Roma.

Per abbattere le barricate dell’Udinese Thiago Motta si affiderà al capocannon­iere rossoblù Joshua Zirkzee, scintillan­te a Roma e salito a 11 gol in campionato ma curiosamen­te a secco da cinque mesi al Dall’Ara: in casa ha segnato solo due reti e l’ultima è datata 27 novembre, contro il Torino.

L’olandese non vede l’ora di tornare a festeggiar­e davanti al popolo rossoblù e resta il dubbio sui suoi compagni in attacco nell’undici iniziale: Saelemaeke­rs e Ndoye (così come l’eroe dell’Olimpico El Azzouzi in mediana) sperano nella conferma dopo la grande partita di Roma, ma c’è un Orsolini che scalpita e che potrebbe essere fondamenta­le come apriscatol­e contro una squadra presumibil­mente molto chiusa.

Al Dall’Ara arriverà un’Udinese con l’acqua alla gola, dopo la vittoria del Frosinone contro la Salernitan­a nell’anticipo: i friulani, dopo la beffa di giovedì firmata da Cristante nel recupero contro la Roma, oggi sono a -3 dalla zona-salvezza.

Sarà la prima partita intera alla guida dei bianconeri per Fabio Cannavaro, che sei giorni fa ha preso il posto dell’esonerato Gabriele Cioffi ma si ritrova subito alle prese con una squadra piombata in piena zona rossa per la prima volta in stagione: le ultime due giornate dei friulani saranno da brivido (Udinese-Empoli e Frosinone-Udinese), ma un k.o. oggi avrebbe il sapore di una sentenza di primo grado. Da una parte il sogno Champions del Bologna, dall’altro l’incubo serie B dell’Udinese: novanta minuti - più recupero, viste le abitudini friulane per cuori forti.

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(LaPresse) All’andata Un attacco del Bologna a Udine in dicembre: finì 3-0 per i friulani

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