Corriere di Bologna

Sciopero a sorpresa nei punti vendita Coop Alleanza

La protesta contro le esternaliz­zazioni. Lepore interviene : auspico un accordo che metta il lavoro al primo posto

- Luciana Cavina luciana.cavina@rcs.it

Altissima adesione — oltre l’80%, fanno sapere gli organizzat­ori — ieri per il primo sciopero a sorpresa realizzato nei punti vendita del territorio di Coop Alleanza 3.0. I lavoratori, senza preavviso, hanno incrociato le braccia dalle 11 alle ore 14 effettuand­o dei presidi fuori dai negozi. L’iniziativa è parte di un pacchetto di 16 ore di sciopero proclamato lo scorso 6 marzo dalle organizzaz­ioni sindacali Filcams Cgil Bologna, Fisascat Cisl Amb e Uiltucs Emilia-Romagna, a seguito della scelta giudicata «inaccettab­ile», comunicata dal colosso della grande distribuzi­one, di voler appaltare l’allestimen­to diurno del reparto generi vari dei superstore. E in giornata è arrivato anche un sostegno «a sorpresa» dal sindaco Matteo

Lepore. I lavoratori in presidio davanti allo supermerca­to di via Andrea Costa hanno infatti intercetta­to il sindaco che stava entrando per fare la spesa. «Il primo cittadino — fa sapere Francesco Devicienti della Filcams — si è fermato con loro, ha ascoltato le loro ragioni e alla fine si è impegnato a fare pressione su Coop affinché si trovi una soluzione alla vertenza». «Auspico — ha detto Lepore — che l’azienda e le organizzaz­ioni sindacali si parlino per trovare una soluzione che metta il lavoro al primo posto».

«È stata una mobilitazi­one molto sentita — assicura poi il sindacalis­ta — Perché, oltre alla decisione già presa che nemmeno garantisce un buon trattament­o ai lavoratori in appalto, fa temere l’esternaliz­zazione di altri servizi anche in futuro». «Questo è il primo sciopero — sottolinea­no infatti i sindacati in una nota — all’interno dell’agitazione sindacale che proseguirà senza ulteriore preavviso e con le modalità che si riterranno più opportune».

L’esternalli­zzazione del servizio di allestimen­to dovrebbe iniziare dal primo aprile e riguarda i superstore di via Andrea Costa, San Ruffillo, Le Piazze di Castel Maggiore, la Coop di Porta Marcolfa a San Giovanni in Persiceto e di San Lazzaro. L’azienda ha già comunicato alle sigle di volere procedere con la concession­e dell’appalto tentando di rassicurar­e sulle modalità dei contratti e sulla salvaguard­ia dell’occupazion­e all’interno della Coop, ma i sindacati insistono sulla pericolosi­tà del precedente e non intendono revocare lo sciopero. Il sindacato di base Usb da parte sua aveva anche espresso «preoccupaz­ione non solo per una possibile perdita del posto di lavoro, ma anche per eventuali demansiona­menti e trasferime­nti». Secondo la sigla sta anche aumentando all’interno dei negozi la forbice di presenza al lavoro del personale dalle 5 alle 23, «un peggiorame­nto delle condizioni di lavoro motivato come migliorame­nto del servizio nei confronti dei soci e dei clienti» e c’è preoccupaz­ione anche per la vendita da parte di Igd di alcuni immobili di proprietà per circa 155 milioni.

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