Corriere di Bologna

Addio Pasqualini, il funambolo che piaceva a Pelè

Dopo un Santos-Bologna, O Rei gli regalò la maglia: «Giochi proprio come noi»

- (a. mos.)

Nelle ore in cui il calcio italiano piange Gigi Riva, il Bologna ricorda anche Mauro Pasqualini: l’esterno d’attacco nativo di Crevalcore (21 presenze complessiv­e in rossoblù nelle stagioni 1968/69 e 1971/72) è scomparso all’ospedale Le Scotte di Siena nella serata di lunedì a 76 anni ed era celebre per uno storico scambio di maglia con il mito Pelè. Era l’estate del 1971 e Pasqualini, di rientro dal prestito alla Lucchese, venne aggregato da Edmondo Fabbri per una tournée in Nordameric­a in cui il Bologna giocò tre partite contro il Santos di O Rei. Occasione unica, visto che Pelé non è mai approdato in Europa: il brasiliano era una star mondiale e tutti volevano la sua numero 10. Dopo la terza amichevole, giocata il 1° luglio a Montreal e vinta 1-0 dal Santos con gol di Pelé, la leggenda chiama proprio Pasqualini: «Chi, io?», «sì, vieni». E gli diede il prezioso cimelio. «Disse che gli piaceva come giocavo, che ero un giocatore un po’ alla brasiliana — raccontava con emozione — forse rimane impression­ato perché a un certo punto il portiere Adani mi diede palla e dribblai tutti arrivando a tirare in porta». Erano le sue caratteris­tiche: esterno tutto dribbling (nel 1973 con Radice centrò la prima storica promozione in A del Cesena) che chiuse la carriera a 28 anni, fermato da un ginocchio che lo ha tormentato. Quella numero 10 l’ha difesa con i denti: «Quello scambio di maglia mi ha reso più noto rispetto ad aver giocato in Serie A. Dopo la partita feci la doccia con la maglia in mano, poi la misi nel cellophane e in hotel ci dormii sopra: avevo paura che me la portassero via». Se l’è tenuta, ma da uomo di grande cuore non ha mai esitato a usarla per scopi benefici: negli anni 90 raccolse 3 milioni e mezzo di lire per aiutare una bambina malata di Foiano della Chiana, il paese toscano dove ha vissuto a fine carriera, e dopo il terremoto del 2012 una nuova asta simbolica portò a raccoglier­e 9.000 euro per la sua Crevalcore devastata dal sisma. Entrambe le volte la maglia gli venne poi restituita. Pasqualini — che allenava le giovanili del Rapolano — era ricoverato dall’8 gennaio in seguito a un’emorragia cerebrale: la figlia Mila ha raccontato di aver assistito a un cenno del padre con un braccio quando ha fatto suonare in stanza l’inno del Bologna. «Sembrava volesse salutare la sua squadra». Quella con cui ha debuttato in A, conquistan­do la stima della leggenda Pelé.

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In campo Mauro Pasqualini e Pelè: O Rei è scomparso il 29 dicembre 2022

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