Legge bavaglio, la protesta dei giornalisti
Giornalisti in piazza a manifestare a difesa della libertà di stampa. «L’opinione pubblica deve essere informata della deriva che sta prendendo il nostro ordinamento giuridico e delle leggi bavaglio, anzi leggi censura, che sono in discussione in Parlamento». Lo hanno ribadito ieri i giornalisti dell’Aser, l’Associazione della stampa EmiliaRomagna, che si sono imbavagliati e hanno organizzato un presidio in piazza Maggiore per poi camminare fino a piazza Roosevelt e manifestare sotto la sede della Prefettura. A un mese esatto dall’approvazione da parte della Camera dei deputati di una modifica al codice di procedura penale che vieta la pubblicazione delle ordinanze cautelari, integrali o per estratto, fino al termine dell’udienza preliminare, hanno evidenziato come sia stato avviato un percorso strisciante che vuole sottrarre ai cittadini il diritto ad essere informati sancito dall’articolo 21 della Costituzione. «Se il provvedimento sarà confermato al Senato — evidenzia Paolo Maria Amadasi, presidente dell’Aser — saremo costretti a essere meno precisi, analitici e verificabili nel racconto di un atto che è pubblico come la privazione della libertà personale, con il rischio di informare la collettività solo dopo l’udienza preliminare, magari diversi mesi o anni dopo il presunto reato». Al presidio ha partecipato anche il segretario aggiunto della Federazione nazionale della stampa italiana, Matteo Naccari e il presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti Silvestro Ramunno.