Corriere di Bologna

Gli addetti alla sosta: «Il Comune ci deve ascoltare»

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Hanno scioperato in massa e quasi tutti erano a manifestar­e ieri mattina a Palazzo D’Accursio. I lavoratori di Bomob, l’azienda che ha ereditato la gestione della sosta e dei contrasseg­ni da Tper, hanno incrociato le braccia per quattro ore e a breve faranno un altro sciopero da 24 ore per protestare contro le buste paga decurtate, l’assenza di spazi ottimali per svolgere il loro lavoro e più in generale il mancato rispetto della clausola sociale. Uno sciopero abbracciat­o da tutte le sigle: dalle categorie che fanno capo a Cgil, Cisl e Uil alle sigle di base. «Sono 8 mesi che rincorriam­o le stesse coselament­a Rita Scarano della Fit-Cisl- c’è un ammanco di quasi 200 euro sulle buste paga, turni che non vengono regolarizz­ati, organizzaz­ione pessima e il contatto con l’utenza è sempre carente». Secondo i sindacati anche il Comune ha le sue responsabi­lità, avendo sottoscrit­to il passaggio di consegne del servizio. C’è poi la mancanza di spazi adeguati per l’attesa degli utenti. Unica sede per i disabili è quella di via Gobetti, ma anche lì, come raccontano sempre i lavoratori in sciopero, «devono sostare sopra un ballatoio senza riparo. Non c’è una sala d’aspetto, un bagno e neanche un distributo­re di bottigliet­te d’acqua». Il Comune «deve saperlo e capire a chi ha affidato questo servizio». All’ingresso del municipio si è presentata l’assessore alla Mobilità, Valentina Orioli, che ha avuto un breve colloquio con i rappresent­anti dei lavoratori. La vera sede di confronto, secondo l’amministra­zione, sarà giovedì mattina in commission­e, dove ci saranno anche i rappresent­anti dell’impresa.

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