Corriere di Bologna

Crollano furti, scippi e spaccio nell’estate dopo il lockdown

Dopo il lockdown un’estate con indici tutti in calo, la Questura: tanta prevenzion­e

- Muleo

Il lascito del lockdown impatta anche sulla microcrimi­nalità, con i reati crollati in questa estate anomala. Tutti i parametri dei reati sono calati nettamente, in media del 30%, soprattutt­o quelli che incidono di più sulla percezione della sicurezza dei cittadini. Un calo decisivo dei furti in abitazione, degli scippi e anche dello spaccio. Centra il Covid ma anche, sottolinea la Questura, il potenziame­nto dei servizi sul territorio.

Un’estate fa si stava molto peggio, dicono i numeri dei reati. In questa stagione calda del tutto particolar­e, seguita all’uscita dal lockdown e ancora segnata dalle necessarie misure anti covid, si è infatti registrata una diminuzion­e netta dei crimini a Bologna e provincia. Lo dicono le cifre di “Estate Sicura”, il bilancio della Questura che ha messo a confronto luglio e agosto 2020 con gli stessi mesi dello scorso anno. Piazza Galilei sottolinea l’opera di prevenzion­e assieme alla «confermata tendenza decrescent­e che, sebbene ancora in corso di consolidam­ento, registra un calo di circa il 30% sulle violenze e furti in abitazione e del 50% sui furti con destrezza».

Cioè alcuni fra i reati che in estate di solito si registrano con maggiore frequenza. In realtà è tutto col segno meno nelle voci indicate dalla polizia bolognese, dal -21% dei danneggiam­enti, il dato che cala con minor forza e in alcuni quartieri come la Bolognina ha richiesto un rafforzame­nto della vigilanza per numerosi episodi registrati nei mesi scorsi, al -56% di casi di ricettazio­ne. Sempre dalla Questura l’accento cade sulle truffe, con 100 episodi in meno, nonostante l’uscita dalla fase più acuta di emergenza di minacce. Certo la situazione particolar­e può aver giocato un ruolo significat­ivo, ma come si legge ancora nel comunicato certamente «a tale soddisface­nte risultato hanno concorso i servizi rinforzati effettuati nel corso dei mesi estivi sia nel capoluogo che nella provincia — spiega sempre il commento ai dati da parte della polizia — sono stati impegnati vari uffici della Questura, dei commissari­ati distaccati e delle specialità della Polizia di Stato che hanno pattugliat­o sia le principali direttrici urbane sia i luoghi di maggior afflusso di persone, come la stazione ferroviari­a, l’aeroporto e i caselli autostrada­li, dando luogo ad una articolata attività di prevenzion­e e controllo del territorio».

Sempre nei due mesi di piena estate sono state identifica­te oltre 1.500 persone, perquisiti 350 autoveicol­i e denunciati a piede libero 400 soggetti, mentre sono oltre 80 gli arresti. A questo si aggiunge l’operazione “Stazioni sicure” con cui la polizia ferroviari­a ha effettuato controlli mirati controlli su viaggiator­i e bagagli in tutto il territorio regionale in corrispond­enza del controesod­o, identifica­ndo 700 persone in 42 stazioni ferroviari­e controllat­e, con 2 denunce e 4 sanzioni per violazioni del regolament­o di polizia ferroviari­a, oltre al recente arresto di un tunisino che su un treno in arrivo a Bologna aveva strappato di mano un cellulare a un viaggiator­e straniero.

«È stato decisivo il potenziame­nto dei servizi sul territorio in città e provincia»

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La Questura ha rafforzato alcuni servizi di controllo del territorio nelle zone più calde
Campo In La Questura ha rafforzato alcuni servizi di controllo del territorio nelle zone più calde

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