Corriere di Bologna

Movida, giro di vite sui locali

Sotto esame oltre via del Pratello anche via Belvedere e la zona universita­ria. Ieri solo cinquanta nuovi positivi in regione Comune e Prefettura annunciano più controlli nel weekend. L’ira di Bonaccini sugli assembrame­nti

- Luca Muleo Francesco Rosano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dopo il Pratello, il Comune aumenta i controlli sulla movida in via Belvedere e in zona universita­ria. Il prefetto valuta di mettere in campo più agenti. Bonaccini: «Bisogna intervenir­e». Ieri in regione solo 50 nuovi positivi.

Più controlli e più vigili in strada nelle zone della movida. Non solo in via del Pratello, dove bruciano ancora le sanzioni arrivate sabato, ma anche in via Belvedere dietro il Mercato delle Erbe e in zona universita­ria, dove stanno cominciand­o le prime riaperture di pub e osterie. Dopo l’appello ai giovani del sindaco Virginio Merola («Dobbiamo contare sulla vostra responsabi­lità anche nella movida»), il Comune di Bologna si gioca l’ultima carta nel tentativo di evitare quell’ordinanza che metterebbe sicurament­e fine agli assembrame­nti, ma rischiereb­be di aprire una ferita profonda con gli esercenti, già provati da tre mesi di lockdown per coronaviru­s.

«Non è il tempo dei party e della movida, altrimenti la curva risale», ha detto ieri il premier Giuseppe Conte di fronte alle immagini arrivate da decine di città italiane, Bologna inclusa. Non a caso anche la Prefettura valuta di potenziare i controlli per verificare il rispetto di distanziam­ento sociale e divieti all’interno (e nelle immediate vicinanze) dei pubblici esercizi. «Se servirà siamo pronti», conferma il prefetto Patrizia Impresa, ricordando che piazza Roosevelt predispone i controlli «in base a quelle che sono le esigenze e le richieste della città. Chiarament­e potrebbero essere accresciut­e con la ripresa delle attività e della socialità, senza dimenticar­e però che il monitoragg­io è già forte in relazione all’applicazio­ne delle misure. E sempre confidando sulla responsabi­lità da parte di tutti».

Sul tavolo della Prefettura, ieri mattina, è arrivato inoltre l’elenco delle sei attività sanzionate dai vigili urbani sabato sera al Pratello. «Dovremo esaminarle, intanto ci sono i tempi per pagare le contravven­zioni e tutte le garanzie per la difesa», spiega il prefetto Impresa, sottolinea­ndo però che il rischio di un’eventuale sospension­e temporanea dell’attività è assolutame­nte reale: «Decide il prefetto, la legge prevede eventualme­nte la sanzione accessoria».

Gli osti del Pratello, intanto, promettono battaglia contro le multe del Comune. «Domani (oggi per chi legge, ndr) chiederemo un incontro all’assessore Alberto Aitini . Lo faremo attraverso un legale con il quale contestere­mo le sanzioni», dice Cosimo Minonne del Mutenye, uno dei sei esercizi multati. Serrande abbassate per protesta sia qui che al Barazzo, e qualche altro oste potrebbe unirsi oggi. «Fin quando l’assessore non ci darà una risposta non apriamo», assicura Minonne. «Se mi dicono che sono responsabi­le anche della strada resterò chiuso, è una cosa che non esiste. La responsabi­lità delle persone fuori dai locali non è nostra, è compito delle forze dell’ordine. Il servizio l’ho fatto io di persona e non un dipendente. La gente era tutta in mezzo alla strada — conclude l’oste del Mutenye — e quando i vigili passavano dicevano che era tutto ok». Per Massimo Zucchini, oste anche lui e presidente di Confeserce­nti Bologna, il rischio va anche oltre e riguarda la fiducia stessa nelle istituzion­i. «Penso alle molte attività chiuse che volevano riaprire. Correndo questi rischi ora in tanti, compreso lo stesso Pratello, non sanno cosa fare. Se non si chiariscon­o i ruoli riaprire è difficile».

Un nuovo appello alla responsabi­lità del popolo della movida è arrivato ieri dal governator­e Stefano Bonaccini. «A questi ragazzi dico che se vogliono vanificare i sacrifici fatti dagli italiani e dagli emiliano-romagnoli grazie ai quali, insieme allo sforzo straordina­rio della nostra sanità, abbiamo potuto riaprire — ha detto il governator­e su Rai Radio 1 — se ne prenderann­o la responsabi­lità. Fino a oggi gli italiani hanno risposto bene, gli emiliano-romagnoli sono stati quasi esemplari. Ma se c’è qualcuno che non lo capisce davvero bisogna intervenir­e».

Bonaccini

Se c’è qualcuno che davvero non capisce, allora bisogna intervenir­e

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy