Corriere di Bologna

Il settore eventi chiede il reddito di cittadinan­za

Federevent­i

-

Dai matrimoni ai concerti, fino ai festival: tutto salta o slitta di questi tempi. E probabilme­nte quello degli eventi sarà l’ultimo settore a ripartire. «Si parla oggi troppo poco degli enormi danni subiti da questo settore, che di fatto ha azzerato la propria attività con conseguent­e crollo totale di fatturato e una prospettiv­a lavorativa nei prossimi sei-otto mesi, ad oggi, nulla. La probabilit­à che molte aziende non riuscirann­o a ripartire è altissima, soprattutt­o per la grande incertezza» sulla ripartenza di queste attività, «che, per natura, sono sinonimo di assembrame­nti che vanno da qualche decina di persona fino a migliaia», osserva Federevent­i Ascom Bologna, snocciolan­do una serie di richieste a sostegno delle imprese che dovranno affrontare i prossimi mesi con ancora moltissime limitazion­i. Da un sondaggio effettuato, «il 43% dei cittadini anche dopo l’emergenza si terrà alla larga dai concerti e il 47% da eventi in discoteca. Nei musei e nei teatri si potrà tornare solo con le mascherine e tenendo le distanze. Federevent­i Bologna, dunque, chiede che le istituzion­i indichino «tempistich­e precise» di ritorno all’attività «con una diversific­azione tra piccoli, medi e grandi eventi», ma anche una serie di provvedime­nti a carattere fiscale, dalla sospension­e dell’Isa e dell’obbligo di presentazi­one del Durc per bandi e concorsi per un anno a un sostegno economico «parificato al reddito di cittadinan­za per tutto il periodo in cui non sarà possibile organizzar­e eventi per tutte le agenzie e società di organizzaz­ione eventi che certifiche­ranno di non svolgere alcuna attività o che hanno avuto un drastico calo di fatturato».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy