Corriere di Bologna

Bologna, un sabato da big contro l’avversario più forte

In questo momento la Lazio è la squadra più in forma e migliore della serie A. Sinisa ci prova con il gioco

- Alessandro Mossini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Sabato all’Olimpico il Bologna affronterà la squadra del momento: la Lazio di Simone Inzaghi pare un gruppo in missione, a un solo punto dalla Juventus capolista e in piena corsa scudetto. Il tricolore sulla sponda biancocele­ste del Tevere manca dalla stagione 1999/2000 ma nell’era Inzaghi sono già arrivate una Coppa Italia e due Supercoppe italiane a rompere l’egemonia nazionale della Juventus.

Ora la squadra del presidente Claudio Lotito ci crede davvero e il Bologna dovrà cercare di interrompe­rne la striscia positiva. In campionato, infatti, la Lazio non perde da ben venti partite: l’ultimo ko in serie A risale al 25 settembre, quando nel quinto turno venne sconfitta 0-1 sul campo dell’Inter. Tanto che a Formello la parola scudetto è stata sdoganata dallo stesso

” Inzaghi Umiltà e fiducia, questo è il nostro modo di giocare

Inzaghi: «Siamo lì e abbiamo l’obbligo di provare a vincerlo. Stiamo facendo qualcosa di incredibil­e, abbiamo vinto 16 partite nelle ultime 20 giornate e in un altro campionato probabilme­nte saremmo in testa».

Una marcia trionfale, specie ora che la Lazio è fuori dalle coppe: l’eliminazio­ne dall’Europa League e dalla Coppa Italia (ultimo ko in patria, 0-1 in casa contro il Napoli in una partita quasi surreale tra espulsioni e occasioni sprecate) ha dato ai biancocele­sti la benzina per focalizzar­si sull’obiettivo principale, che inizialmen­te era la qualificaz­ione alla Champions League e ora, visto il +17 sulla Roma quinta, è lo scudetto. «Umiltà e fiducia, questa è la nostra ricetta», spiegava qualche giorno fa lo stesso Inzaghi. Sul piano tattico, infatti, la sua Lazio è un libro aperto: 3-5-2 inderogabi­le, esterni che spingono (ora che Lulic è ko, Lazzari, Jony e Marusic si giocano tre maglie), Correa e Caicedo ad alternarsi al fianco del capocannon­iere Immobile e, soprattutt­o, un’infinita qualità in mediana dove Inzaghi è riuscito a far coesistere tatticamen­te due talenti cristallin­i come Luis Alberto e Milinkovic-Savic al fianco di Leiva.

Il risultato è una macchina quasi perfetta che si è saputa infilare nella lotta tra Juventus e Inter: 59 punti in 25 giornate (2,36 di media), 58 gol segnati e 23 subiti che piazzano i biancocele­sti al secondo posto come attacco e come difesa, con Immobile e Luis Alberto leader del campionato per gol (27) e assist (11), con lo spagnolo largamente primo nel torneo anche per passaggi chiave (29).

Poco tiki-taka ma tanta qualità in ripartenza, come dimostra il settimo posto nel possesso palla medio di una squadra ai primissimi posti anche per tiri in porta: una sfida decisament­e interessan­te per un idolo della tifoseria laziale come Sinisa Mihajlovic, che già all’andata frenò la corsa con un 2-2 firmato da Krejci e Palacio. In quell’occasione il Bologna tirò in porta più della Lazio, anche se il rigore sbagliato all’88’ da Correa evitò il ko: sabato a Roma Mihajlovic cercherà il bis con le proprie armi, gioco propositiv­o, aggressivi­tà e sfrontatez­za, a caccia di un risultato positivo che avrebbe un valore doppio, morale e tecnico, contro la squadra più in forma (e oggi più forte) del campionato.

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