Scuola chiusa? «A Pianoro la facciamo con e-learning»
Istituto apripista
Le scuole sono chiuse per il coronavirus e la preside dell’istituto comprensivo di Pianoro, Liana Baldaccini, non si arrende e ci prova con l’elearning. Platea potenziale: 800 alunni tra elementari e medie. E adesione dei docenti su base volontaria. «Vista la recente chiusura delle scuole decisa dalla Regione — dice una nota dell’istituto — cogliamo l’occasione per rivedere il processo di insegnamento e apprendimento. Pertanto riteniamo di adottare soluzioni condivise per continuare ad assicurare il diritto allo studio in simili condizioni». Quindi: «Sperimenteremo autonomamente l’erogazione dell’insegnamento in modalità e-learning tramite piattaforme informatiche in grado di garantire la didattica a distanza». Si tratterebbe quindi «di organizzare il servizio in smart working o telelavoro anche nella scuola come fanno già in molte aziende. A tale scopo possiamo disporre di tutta la tecnologia necessaria, in primo luogo il registro elettronico». Che è uno strumento già utilizzato da anni. Gli insegnanti manderebbero gli esercizi agli alunni che, dopo averli eseguiti, li rimandano ai prof per la correzione. E poi la scuola intende sperimentare i moduli di Google Drive, una sorta di piattaforma virtuale a disposizione di docenti e studenti per scambiarsi e modificare in tempo reale testi e compiti a casa. La speranza della preside, ora, è «in una larga e coscienziosa partecipazione» di alunni e docenti.