People mover l’ira del sindaco: «Pazienza finita»
Dopo il rinvio la data prevista è il primo aprile, polemiche sul rumore. Contestazione no tram al sindaco
Sul People mover «sono stati fatti troppi annunci. Bisogna lavorare a spron battuto per arrivare alla data definitiva». Dopo l’ennesimo rinvio all’inaugurazione della monorotaia, ipotizzata ora per il primo aprile, il sindaco Virginio Merola va in pressing sul concessionario Marconi Express.
L’ennesimo rinvio dell’inaugurazione del People mover, con Marconi Express che ha indicato il primo aprile come nuova «data di inizio operatività prevista», riaccende le polemiche sull’infinita gestazione della monorotaia stazioneaeroporto. A Marconi Express «ho chiesto di assumersi le loro responsabilità e non dare più date senza esserne certi — dice il sindaco Virginio Merola — e di lavorare a spron battuto per arrivare alla data definitiva». Intanto resta critico il tema del rumore, evidenziato nei mesi scorsi da una relazione di Arpae. Palazzo d’Accursio è pronto a chiedere nuove misurazioni, mentre Fratelli d’Italia porterà il caso in Parlamento e in Regione con due interrogazioni.
Per il primo cittadino, che ha incontrato giovedì i vertici di Marconi Express, la situazione che si è venuta a creare «è spiacevole». Un eufemismo, considerando che la monorotaia (già in ritardo di anni) sarebbe dovuta partire nella primavera del 2019, mentre la data del 7 marzo (l’ultima a essere infranta) è stata annunciata in pompa magna a ridosso delle Regionali del 26 gennaio. «Sono stati fatti troppi annunci e ho fatto presente che non va bene. Capisco tutti i motivi tecnici, ma andavano previsti», sottolinea Merola, che si aspetta a breve «una data definitiva». In realtà un nuovo traguardo Marconi Express l’ha già comunicato al Comune mercoledì nella nuova relazione al piano economico finanziario, dove indica il primo aprile come data prevista per
Il sindaco Capisco tutti i motivi tecnici dietro i ritardi, ma andavano previsti
avviare l’operatività della monorotaia. Ma una combinazione di sana scaramanzia e disillusione spinge il sindaco a non fidarsi ancora.
Quantomeno, sottolinea l’assessore uscente alla Mobilità Irene Priolo, non sarà l’amministrazione comunale a pagare per i nuovi ritardi. «Tutti i rischi economici e finanziari legati al ritardo nell’apertura dell’esercizio ricadono esclusivamente sul concessionario», spiega Priolo al Question time, confermando quanto trapelato sulle ragioni del ritardo. «Le necessità e i tempi di formazione del personale tecnico sono stati di difficile previsione». Una trentina gli operatori individuati, ma le abilitazioni non sono andate lisce per tutti: «I primi esami per un primo gruppo di operatori hanno portato alla certificazioni di alcuni e al rinvio di altri, che dovranno approfondire la fase formativa». E gli esami per un ulteriore gruppo di dipendenti Tper, come se non bastasse, «non sono ancora stati fissati».
Sul tavolo resta anche il dossier rumore. Palazzo d’Accursio, dopo le misurazioni estive di Arpae che hanno individuato quattro punti critici, ha chiesto «rilevazioni aggiuntive su un edificio residenziale». Per i punti evidenziati da Arpae «le barriere fonoassorbenti sono in corso di produzione, mentre il progetto di installazione di serramenti e impianti di condizionamento è in fase esecutiva e su di esso è previsto un ulteriore confronto con i cittadini». Bipartisan le critiche in Consiglio comunale sulla rumorosità della monorotaia. «C’e’ un problema oggettivo di gestione — dice il dem Raffaele Persiano — è inconcepibile che dobbiamo aspettare il pre-esercizio per rimediare agli sforamenti». Intanto Galeazzo Bignami annuncia che Fratelli d’Italia porterà il caso in Viale Aldo Moro e a Roma: «Questo mezzo determina un rumore in tutto e per tutto simile a quello di un vagone su rotaia, ben lontano dai sistemi di trasporto più moderni che ci avevano garantito avrebbero ispirato l’opera». A Borgo Panigale intanto è andata in scena ieri una mini contestazione dei No tram a Merola, con tanto di frasi offensive nei confronti del sindaco. Che ha mantenuto l’aplomb e invitato i cittadini del comitato No tram per un incontro a Palazzo d’Accursio il 9 marzo.