Fotografa il degrado, pusher lo picchia
L’uomo, 65 anni, era in via Begatto: «Il centro è pericoloso». Fermato un tunisino
Si è armato di telefonino per documentare il degrado di via Begatto ma all’improvviso è stato aggredito da un pusher tunisino. Brutta disavventura per un pensionato bolognese di 65 anni, preso a pugni ieri mattina in centro. L’umo è riuscito a chiamare la polizia che poi ha arrestato lo spacciatore 23enne, che aveva alle spalle un decreto di espulsione: «Non dimenticherò mai la cattiveria di quell’uomo, fa male vedere Bologna ridotta così».
Alcuni scatti a cartacce, siringhe e fazzoletti sporchi in via Begatto, in pieno centro storico, sono costati due pugni in faccia e tanta paura a un pensionato bolognese, che ieri mattina ha immortalato con qualche fotografia il degrado della zona. «La situazione è fuori controllo, sta diventando sempre più pericolosa e pensare che siamo in pieno centro storico», spiega la vittima.
È stato un sabato mattina movimentato quello di ieri per il 65enne residente in centro. «Sono uscito di casa molto presto — racconta ancora scosso il 65enne — e vista la bella giornata ho deciso di fare due passi verso il centro. Ho deciso di passare in via Begatto, dove ho vissuto per molti anni e da cui mi sono trasferito perché negli ultimi tempi era diventata invivibile. Una piazza di spaccio a cielo aperto. Un viavai di malintenzionati. E fa male vedere Bologna ridotta così». Una passeggiata di metà primavera che si è trasformata in un pestaggio: «A un certo punto ho visto che una donna si stava lavando con alcune bottigliette d’acqua, proprio sotto il portico, e accanto c’era molta sporcizia. Così ho deciso di fare qualche fotografia, per denunciare questa cosa. Nulla di più, solo documentazione fotografica, e senza riprendere la donna. Ma a un certo punto sono stato raggiunto da un uomo, straniero, che ha iniziato ad urlarmi: “No fotografia”. Ho cercato di spiegargli che non stavo fotografando loro». Ma non ha fatto in tempo, visto che quasi subito l’uomo lo ha raggiunto e dopo aver tentato di strappargli il telefono dalle mani, lo ha strattonato, poi lo ha colpito una prima volta ma il 65enne è riuscito a schivare il colpo, e a quel punto un pugno l’ha colpito in pieno volto. «Non ho capito più nulla, ho tentato di difendermi e fortunatamente la donna si è accorta dell’aggressione e si è messa in mezzo. Ha urlato qualcosa all’uomo che ha mollato la presa. Io a quel punto sono fuggito via verso Strada Maggiore, appena in tempo perché stavano arrivando altri due uomini, amici dell’aggressore. Ho chiamato la polizia e dopo poco sono arrivate le Volanti».
Il 65enne, che preferisce nascondersi dietro l’anonimato per paura di essere riconosciuto, è andato in Questura e ha sporto denuncia. L’aggressore, un 23enne tunisino con precedenti per spaccio e già destinatario di un decreto di espulsione, è stato arrestato per tentata rapina. «I poliziotti sono stati molto gentili e mi hanno convinto a denunciare, anche se non mi sono fatto medicare, nonostante il livido in volto. Sono stato fortunato. Se solo quell’uomo avesse avuto un coltello, forse ora non starei raccontando quel che mi è successo. Perché quello che non dimenticherò facilmente è la cattiveria con cui si è accanito su di me. Solo per una fotografia, e nonostante gli avessi detto più volte che non ho fotografato i loro volti, ma solo la sporcizia che c’è in quella via. Via Begatto è in pieno centro ed è ridotta così. Probabilmente nei prossimi giorni non attraverserò quella zona, ma di certo questi spacciatori non mi impediranno di frequentare le vie della mia bella città».
Il racconto della vittima
Quanta violenza per delle foto, la via è una piazza di spaccio e fa male vedere Bologna ridotta così