Sicurezza, un drone sorveglia la città
Sei mesi di sperimentazione per il drone che entra in azione per contribuire a gestire le emergenze
«Aquila 100» ha già sorvolato la città in occasione della visita del Papa l’anno scorso e anche del match di campionato al Dall’Ara tra il Bologna e l’Inter. Ora il drone verrà testato per sei mesi dall’amministrazione comunale per gestire le emergenze.
«Aquila 100» ha già sorvolato la città in occasione della visita del Papa l’anno scorso e del match di campionato al Dall’Ara Bologna-Inter. Una fugace apparizione quella del drone della Eagle sky light di Casalecchio di Reno, ma il suo controllo dall’alto del territorio è stato apprezzato tanto che il Comune ha accettato di buon grado la sperimentazione gratuita offertagli dall’azienda nata solo un anno fa.
Si partirà a inizio anno, perché prima va siglato un protocollo su come utilizzare questo strumento con la Prefettura al Tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica. «Aquila 100» è stato presentato da Ugo Vittori, amministratore unico di Eagle sky light, come un drone all’avanguardia che può volare fino a 100 metri di altezza ed è vincolato a terra tramite un cavo con una piattaforma che può essere installata su un pick-up.
È in grado di volare per 14 ore consecutive, in ogni condizione meteo e «vedere» fino a 14 chilometri di giorno e fino a sei di notte, grazie ad una termocamera. «Si tratta di un progetto molto importante per la sicurezza dei cittadini. Vogliamo mettere i droni a disposizione di tutto», e per questo motivo ha spiegato l’assessore alla Sicurezza Alberto Aitini, «firmeremo con la Prefettura un protocollo con le linee guida di utilizzo». Un documento che andrà a regolamentare l’uso di droni qualora altri soggetti, come le forze dell’ordine o la Polizia municipale, volessero seguire l’esempio di Palazzo d’Accursio.
In questi sei mesi il drone verrà usato per la gestione delle emergenze, per la sorveglianza sui grandi eventi, vigilanza contro reati ambientali e abusi edilizi, sui cantieri abbandonati a rischio di occupazione, per controllare e preservare i monumenti (e volendo può essere usato anche per il traffico). Le immagini, a tutela della privacy, saranno trasmesse in modo criptato e solo alle forze di Polizia.
Terminata la sperimentazione, la prima di questo genere in Italia, il Comune farà un bilancio e se sarà positivo allora si andrà avanti con un bando di gara per scegliere come e con chi proseguire. «Aquila 100» è prodotto in Israele e costa 1 milione di euro. Può essere noleggiato, ma in questo caso essendo un nuovo prodotto non ci sono ancora dei prezzi di riferimento.
Quando è in funzione deve essere seguito da quattro operatori, ma in futuro il Comune potrebbe anche decidere di formare appositamente un gruppo di suoi agenti di Polizia municipale. Riccardo Delise di Enac, che ha parlato della sperimentazione come di un «progetto assolutamente innovativo», ha assicurato che l’ente è intenzionato a «facilitare» l’uso di queste tecnologie modificando i regolamenti attuali così da «rendere flessibili queste operazioni anche nelle città».