Dalle marionette a Elio Germano, la stagione eclettica di Casalecchio
Teatro, danza, musica e nuovo circo, con molti nomi di rilievo e una forte attenzione ai progetti che crescono insieme agli spettatori, specie ai più giovani. Il teatro «Laura Betti» di Casalecchio al quarto anno di gestione Ater punta sul dialogo con gli artisti e sulla ricerca di relazioni con i cittadini e con altre realtà produttive. La stagione inizierà il 9 novembre con Giuliana Musso, impegnata in uno spettacolo che da dieci anni gira il mondo, «White Rabbit Red Rabbit», dell’iraniano Soleimanpour. La particolarità è che l’attrice riceverà il testo sul palcoscenico e dovrà «crearlo» in diretta davanti al pubblico. Ma il teatro aprirà i battenti prima, con due lavori tutti da vedere. Il primo è una commedia di Paolo Belli, conduttore di «Ballando con le stelle», e Alberto Di Risio, realizzata per i vent’anni della Casa dei risvegli «Luca De Nigris», che accoglie persone con esiti di coma. Il secondo, «Bugie bianche», è la prima parte di «Black Dick», un progetto sullo sguardo del maschio bianco al corpo dell’uomo nero. Viene presentato con Gender Bender da Alessandro Berti, uno degli autori e attori più appartati e più incisivi del bolognese. A Casalecchio arriveranno poi, dopo anni di assenza dall’Italia, le marionette di Obraszov, con il classico spettacolo «Concerto straordinario». Da menzionare poi: per la danza «In girum imus nocte…» di Roberto Castello; per la prosa Elio Germano in «La mia battaglia» con Chiara Lagani, un lavoro di manipolazione del pubblico; «L’uomo calamita», spettacolo di nuovo circo che rievoca l’impegno di un circense contro i nazisti. Info: .teatrocasalecchio.it.