GLI ESAMI AIUTANO LA SCUOLA VANNO POTATI SOLO I RAMI SECCHI
Cosa li fanno a fare gli esami di terza media se poi sono tutti promossi, anche se hanno preso dei cinque o peggio? Visto che parliamo tanto di ridurre le spese, potremmo tagliare anche i costi di questa prova e avremmo un bel risparmio. Soldi che sarebbe meglio spendere per sistemare certe strade che fanno schifo o aiutare un po’ di più chi per mangiare va all’Antoniano.
BOLOGNA
Caro Berti, la prego di avere un po’ di pazienza e di lasciarmi raccontare un aneddoto sul quale riflettere. Lo scrittore D.F. Wallace cominciava il suo corso di lingua in questo modo: «Due pesci giovani incontrano un pesce molto anziano che arriva dalla direzione opposta e che li saluta così: Salve ragazzi, com’è l’acqua? I pesciolini continuano la nuotata, poi uno si ferma e chiede al compagno: Ma tu lo sai cos’è quest’acqua?». Ecco, caro Berti, vogliamo che i nostri ragazzi diventino come quei due pesci senza consapevolezza? La mia risposta è no. Spero anche la sua. Ci sono parole che, se accostate, stridono in modo insopportabile: scuola e tagli. Sforbiciare sull’istruzione è autolesionismo puro. Un vero harakiri. Per intenderci: escludo dal discorso le spese per riunioni, collegi, procedure, compresi aggiornamenti che non aggiornano. Su queste voci,
avvicinando lo smartphone al validatore. Un sistema innovativo che dimostra quanto il miglioramento dei servizi per l’utenza sia un obiettivo perseguito costantemente da Tper.
Per il 15 giugno era prevista una seduta congiunta sul Passante di Mezzo delle commissioni Ambiente e Mobilità del l’opera di razionalizzazione è sacrosanta, la chiamerei potatura dei rami secchi. Ma sarei il primo ad accettare maggiori costi per quanto riguarda la rivalutazione degli insegnanti, anche dal punto di vista economico, come conseguenza della rivalutazione del loro ruolo nella società. Cominciando dalla spesa per l’acquisto di quelle predelle usate tempo fa per alzare la cattedra del docente, in modo che i ragazzi capiscano subito che i due ruoli non sono alla pari. Condivido in pieno questa proposta simbolo lanciata una decina di giorni fa da Ernesto Galli della Loggia in un editoriale sul Corsera. Purtroppo oggi, a sentirsi più in alto, sono i genitori. Sarà per colpa di questa vertigine che alcuni, già troppi e purtroppo in aumento, si trasformano in una sorta di violenti vendicatori del presunto torto scolastico. Non sopportando che un quattro rovini la pagella del figlio, non si accorgono che così gli rovinano il futuro. Ed è questo il punto: sarebbe meglio, questo futuro non solo prossimo, se ai ragazzi fosse risparmiato l’esame finale? La mia risposta è un no secco. Alleniamoli agli appuntamenti impegnativi, anche se poi si riveleranno non così severi. Lasciamo che si debbano confrontare e irrobustire con una prova di iniziazione, imparando a gestire l’ansia del giudizio. Gli servirà nella vita, dove gli esami non finiscono mai.
Consiglio comunale, convocata su richiesta di diversi consiglieri comunali di maggioranza e opposizione. Lo stesso giorno il sottosegretario alle Infrastrutture Michele Dell’Orco comunicava in un’intervista l’intenzione del governo di bloccare il Passante e altre opere infrastrutturali che il governo giudica inutili. Le assessore Orioli e Priolo hanno a loro volta comunicato alla Commissione Mobilità che «alla luce delle dichiarazioni del sottosegretario Michele Dell’Orco […] riteniamo inopportuna la partecipazione nostra e dei tecnici invitati». In seguito a questa comunicazione la seduta è stata rinviata sine die.
L’atteggiamento delle due assessore è inqualificabile. La notizia della concreta possibilità che il progetto del Passante possa essere bloccato dal governo era una ragione in più per presentarsi alle Commissioni consiliari, non certo una scusa per sottrarsi al confronto. Perché di questo si tratta: una vera e propria fuga di fronte a notizie sfavorevoli a questo progetto inutile, dannoso e nato vecchio.
Basta davvero un’intervista a un sottosegretario fresco di nomina per indurre la giunta comunale a sottrarsi a un confronto pubblico? Davvero è sufficiente una notizia contraria alle posizioni della giunta per mandarla in confusione? Possono davvero due assessore rifiutarsi di riferire alle commissioni del Consiglio comunale, organo di controllo dell’operato della giunta, motivando il rifiuto con una notizia di stampa?
Il gran rifiuto di Orioli e Priolo è un gesto che denota disprezzo per il Consiglio comunale e incapacità di gestire il confronto pubblico. Se ci fosse un sindaco a Bologna, le avrebbe già invitate a rassegnare le dimissioni.
Il confronto mancato
Ancora le biciclette
Con l’arrivo dell’estate torna l’arroganza delle biciclette: quelle che passano con il semaforo rosso, quelle che investono i pedoni che si trovano sulla pista ciclabile, magari perché sono appena scesi dall’autobus e non hanno avuto modo di controllare la strada. Certe piste sono strette, brutte e interrotte. A maggior ragione ci vuole più attenzione.