Hub di via Mattei, dieci cooperative in gara. Aperte le buste
Immigrazione
Dieci cooperative in lizza per aggiudicarsi la gestione dell’hub di via Mattei. Un numero di partecipanti, di gran lunga superiore ai tre che si presentarono per il primo bando di gara di tre anni fa, e non è l’unica novità perché questa volta al bando di Palazzo Caprara hanno risposto da tutta Italia: un terzo delle coop sono siciliane, poi cè una fiorentina, una di Milano, e ancora da Vercelli, Padova, e naturalmente quella bolognese che attualmente gestisce la struttura di prima accoglienza di via Mattei, il raggruppamento temporaneo d’impresa (Rti) Arcolaio, che mette insieme le diverse coop che lavorano in città. Ieri mattina da piazza Roosevelt, in Prefettura, sono state aperte le buste per la manifestazione di interesse, ma la procedura per accertare che dal punto di vista amministrativo sia tutto in regola ha richiesto più tempo del previsto e non si è conclusa ieri. Sono state passate al setaccio solo quattro delle dieci cooperative. Ne mancano sei all’appello da controllare. Poi se tutto sarà ok, si passerà alla fase tecnica e a quella legata all’offerta economica. Occorrerà, dunque, ancora un po’ di tempo per comprendere chi si aggiudicherà la nuova gestione per i prossimi tre anni del centro di prima accoglienza di via Mattei. Con il bando da 8 milioni di euro si dovrà far fronte all’accoglienza di 400 persone da ospitare all’interno del centro. Numeri che possono diminuire o crescere a seconda degli sbarchi e degli arrivi, la scorsa estate c’è stato un picco di mille persone in via Mattei. E novità di questo bando, come previsto da marzo dall’Anac, l’Autorità nazionale
Oggi un richiedente asilo accolto sotto le Due Torri ha un costo che mediamente non supera i 32 euro, la media nazionale è di 35-37 euro
anticorruzione, le forniture dei servizi sono state suddivise in quattro pacchetti, per diminuire il costo complessivo e rendere più trasparenti le procedure. Infatti le dieci coop sono il lizza per la parte logistica e quella legata ai servizi alla persona. Poi c’è un lotto per la fornitura dei pasti, per le pulizie e uno per il vestiario e il pocket money (2 euro e 50 centesimi al giorno per ogni ospite).
Fino ad oggi l’accoglienza a Bologna ha avuto costi contenuti rispetto al resto d’Italia: la media nazionale è di 35-36 euro al giorno per migrante, sotto le Due Torri la cifra di media dell’emergenza profughi non supera i 32 euro per richiedente asilo. Tra le coop in lista c’è anche la romana Rti Tre Fontane, che in passato ha fatto parte del gruppo La Cascina, un consorzio di coop bianche coinvolto nell’inchiesta romana su Mafia Capitale.