Piquadro punta a comprare Lancel E il titolo vola in Borsa: +3,14%
Una due diligence per rilevare una maison francese con 142 anni di storia. Piquadro punta ad allargarsi Oltralpe e a comprare la Maison Lancel di Parigi. Le trattative, annuncia la società di Gaggio Montano, sono in corso. Se l’operazione andrà in porto il venditore sarà la stessa Richemont che in queste settimane ha annunciato l’Opa per rilevare il 100% di Yoox-Net-a-Porter. Dimensioni non paragonabili ovviamente, visto che l’offerta di Richemont sul colosso bolognese dell’e-commerce di lusso vale 2,7 miliardi.
Ma intanto Piquadro si avvicina a una nuovo giro di boa del suo percorso: l’azienda degli accessori in pelle, una delle realtà più vivaci dell’Appennino, aveva già fatto la sua prima acquisizione a novembre 2016. Allora si trattava della fiorentina The Bridge, una realtà da oltre 22 milioni di fatturato. Una scelta strategica non solo perché marchio storico del Made in Italy ma per l’intenzione utilizzare il sito produttivo per continuare con l’attività di reshoring, facendone un polo industriale del grup- po. Ora, i piani per Maison Lancel sembrano simili: sfruttare le possibili sinergie, portando anche parte della produzione dell’azienda francese sullo stabilimento fiorentino.
Marco Palmieri, fondatore, presidente e amministratore delegato di Piquadro, non si sbilancia e il management evita dichiarazioni pubbliche prima che l’operazione vada in porto. Ma se la due diligence non avrà intoppi (e il condizionale è sempre d’obbligo: basta ricordare cos’è successo con La Perla, comprata da Sapinda Holding dopo il fallimento delle trattative con Fosun), non dovrebbe volerci molto per arrivare in fondo: in quel caso, spiega la società in un comunicato, «l’operazione potrebbe essere perfezionata entro la metà dell’anno in corso». Ieri il titolo di Piquadro è salito in Borsa del 3,14%. Il 31 marzo 2017 la società bolognese ha chiuso l’anno con un fatturato consolidato di 75,91 milioni e un utile di 3,4 milioni.