Pd, Critelli vara una maxi segreteria
Ventiquattro nomi, dentro tutte le minoranze. Per Rizzo Nervo entra Saverio Vecchia
Eccola la segreteria unitaria che prova a lasciarsi alle spalle il congresso. La nuova squadra di Critelli è di 24 nomi con dentro tutte le minoranze. Rizzo Nervo resta fuori ma fa mettere dentro l’ex segretario di Casalecchio Saverio Vecchia. Entra anche la sindaca di San Lazzaro Isabella Conti. Cambia il nuovo responsabile delle Feste, sarà Davide Speme. «Ora concentriamoci sulla campagna elettorale», spiega Critelli. Soddisfatto Rizzo Nervo: «La minoranza è stato riconosciuta».
Francesco Critelli ha scelto i nomi della nuova segreteria unitaria del Pd che vuole lasciarsi alle spalle le ferite del congresso. Il leader della minoranza Luca Rizzo Nervo resta fuori ma strappa per la sua area il responsabile del Programma e Coordinamento Dipartimenti. Sarà Saverio Vecchia, renziano della prima ed ex segretario dem di Casalecchio. Molto vicino al direttore di Legacoop Simone Gamberini, un suo post su Facebook fece andare su tutte le furie la sindaca di San Lazzaro Isabella Conti che per quel motivo decise di non appoggiare Rizzo Nervo nella corsa a via Rivani. La sindaca sostenne poi Critelli e anche lei fa parte della nuova squadra di 24 componenti. Della minoranza ci sono le consigliere comunali Federica Mazzoni e Roberta Li Calzi, il sindaco della Valsamoggia Daniele Ruscigno e Michele Rossi. Un’altra consigliera comunale, Raffaella Santi Casali, rappresenta la corrente dei renziani di Per Davvero.
Il vice di Critelli sarà Luigi Tosiani, vicino al parlamentare Gianluca Benamati. Tosiani lascia il coordinamento della segreteria al sindaco di Pieve di Cento Sergio Maccagnani, che a sua volta cede il ruolo di responsabile degli Enti locali alla sindaca di Malalbergo Monia Giovannini. All’Organizzazione e al Tesseramento, prima in mano ad Alberto Aitini (diventato il nuovo segretario cittadino) ci va Carmine Casella. Dentro anche la sindaca di Argelato Claudia Muzi, l’ex sindaco di Budrio Giulio Pierini e la presidente del Consiglio comunale Luisa Guidone. Una casella importante che cambia è quella del responsabile delle Feste dell’Unità. Esce Fabio Querci, che le ha dirette per cinque anni, entra Davide Speme, ex capogruppo al Reno.
L’esecutivo è sul modello impostato al Nazareno da Matteo Renzi. È diviso in due parti: una segreteria politica più 27 dipartimenti tematici. Anche qui ci sono alcune novità. Come l’ingresso dell’anti People Mover Andrea De Pasquale (Per Davvero) alla Mobilità. Due dipartimenti sono inediti: quello alle Libere Professioni e Partite Iva (ci va Paolo Rossi, presidente dei giovani avvocati bolognesi) e quello alla Memoria e Antifascismo (sarà curato da Alice De Toma, nipote del partigiano Mario Anderlini). La ritrovata unità «rafforza tutta la nostra comunità politica», spiega Critelli. Ora, sottolinea, «ci attendono appuntamenti delicati e significativi, a partire dalle prossime elezioni politiche: a questo appuntamento il Pd unito sarà in grado di partecipare con le proprie competenze per contribuire al
Il segretario Ci attendono appuntamenti delicati e significativi, a partire dalle prossime elezioni politiche Il Pd unito sarà in grado di partecipare con le proprie competenze per contribuire al miglior risultato possibile a livello nazionale e regionale
miglior risultato possibile a livello nazionale ed emiliano romagnolo». Rizzo Nervo, che fa già parte della segreteria regionale, ha deciso di restare fuori da via Rivani. «Ho sempre detto che la squadra che mi ha accompagnato al congresso era di qualità, questa è l’occasione per valorizzarne le competenze», sostiene. «Questa segreteria unitaria non è un colpo di spugna rispetto a quello che è successo, ma da parte del segretario c’è un riconoscimento nei nostri confronti e la voglia di aprire una fase nuova». Fatta la segreteria, ora il Pd può concentrarsi sulla campagna elettorale e sulle candidature. Il tema dei nomi da far correre a Bologna è delicatissimo. In uno dei collegi del capoluogo correrà quasi certamente, a scapito di qualche dem, Pierferdinando Casini o il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti. Entrambi centristi, bolognesi e alleati di Renzi. E sempre qui potrebbe presentarsi, ma tra le fila di Liberi e Uguali, l’ex segretario nazionale dem Pierluigi Bersani.