Un rene e un fegato trapiantati da un donatore a cuore fermo
Un rene e un fegato prelevati da un donatore a cuore fermo, un paziente morto per cause naturali all’ospedale Bufalini di Cesena, sono stati trapiantati al Sant’Orsola. «Una procedura complessa, ancora rara in Italia, che richiede un’altissima efficienza di tutta la macchina organizzativa, coordinata dal Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna, per poter arrivare ad una conclusione positiva come in questo caso», sottolinea in una nota il policlinico. Secondo la normativa italiana, infatti, dopo l’arresto cardiocircolatorio occorre aspettare 20 minuti (negli altri Paesi europei si va dai 5 ai 10 minuti) prima di compiere qualsiasi tipo di intervento. Trascorso questo periodo gli organi vengono perfusi e raffreddati, poi prelevati e trasferiti nel centro che eseguirà il trapianto all’interno di una macchina a perfusione fredda. Al Sant’Orsola il trapianto di fegato è stato eseguito dal professor Matteo Cescon, che dal primo gennaio sarà responsabile dell’unità operativa di Chirurgia generale e dei trapianti, mentre quelli di rene sono stati eseguiti dai dottori Matteo Ravaioli e Massimo Del Gaudio. «In Italia è una tecnica ancora poco utilizzata — spiega Cescon — ma i risultati sono confortanti e stiamo cercando di migliorare ancora gli standard esistenti». Per i due pazienti trapiantati la prognosi sarà sciolta solo 72 ore dopo l’intervento.