Il fondo anti-spaccate aiuterà 37 negozianti
Il presidente del Quartiere Navile, Daniele Ara, la definisce «una cosa bella per la Bolognina, perché aver partecipato non ci sono solo storiche e nuove attività di italiani, ma anche negozi gestiti da stranieri, evidentemente con un buon livello di integrazione». Parliamo dei 37 commercianti (sui 39 che avevano presentato domanda) che hanno avuto accesso ai fondi del Comune per migliorare la sicurezza delle loro botteghe.
Il presidente del Quartiere Navile, Daniele Ara, la definisce «una cosa bella per la Bolognina, perché ad aver partecipato non sono solo storiche e nuove attività di italiani, ma anche negozi gestiti da stranieri, evidentemente con un buon livello di integrazione». Parliamo dei 37 commercianti (sui 39 che avevano presentato domanda) che hanno avuto accesso ai fondi del Comune per migliorare la sicurezza delle loro botteghe, ricevendo un aiuto per installare sistemi di videosorveglianza, casseforti, armadi blindati, serrande e vetri antisfondamento.
Un bando nato dall’ondata di spaccate in Bolognina tra il 2015 e i primi mesi del 2016, che avevano acceso i riflettori in modo più costante e preoccupante sui problemi di sicurezza della zona, ipotizzando anche un possibile racket dietro la catena di episodi. L’arresto di un uomo aveva poi fatto sfumare l’ipotesi più grave, ma nel frattempo qualche furto è tornato a palesarsi periodicamente: aspettando ulteriori iniziative d’aiuto, i commercianti potranno iniziare a blindarsi. Il finanziamento di Palazzo d’Accursio, 100.000 euro in totale, coprirà parzial-
Daniele Ara È una cosa bella per la Bolognina, perché ad aver partecipato non sono solo attività di italiani, ma anche negozi gestiti da stranieri integrati Il figlio della vittima Tra i destinatari anche Fabio Orsi, figlio del meccanico ucciso da un ladro nel 2013
mente le spese sostenute dagli esercenti, per non più dell’80% del valore totale e non oltre i 5.000 euro. L’intero fondo messo a disposizione sarà consumato, a testimonianza di una grande richiesta da parte di quel territorio e di un intervento del quale si sentiva il bisogno.
Tra i nomi dell’elenco spicca sicuramente quello di Fabio Orsi, figlio di Quinto, il meccanico ucciso nel febbraio 2013 mentre stava lavorando nella sua officina di via Ferrarese da un ladro che voleva rubare una delle auto parcheggiate: il colpevole, un 20enne di origini rom, venne arrestato e condannato a 16 anni di carcere. Da quel giorno Fabio Orsi ha continuato a portare avanti l’attività di famiglia e a ricordare il padre, per il quale ogni anno la Bolognina si mobilita con una fiaccolata. Ma tra chi è riuscito ad accedere al sostegno economico ci sono anche i titolari della Farmacia del Navile di via Fioravanti, finita più volte nel mirino di rapinatori e spaccate. Tra i volti noti della zona anche alcuni esponenti di comitati anti-degrado, come Progetto Bolognina, tra i più attivi nel lanciare l’allarme sulla sicurezza della zona e tra i promotori delle «passeggiate» (o ronde) che non hanno mai smesso di monitorare le strade nelle ore notturne.
I 100.000 euro fanno parte dei proventi della tassa di sog- giorno e la possibilità di partecipare al bando era scaduta lo scorso 31 luglio: alcuni negozianti hanno ricevuto poche centinaia di euro (408 euro il contributo più piccolo autorizzato) altri raggiungono il tetto massimo dei 5.000 euro (quattro sui 37), molti degli interventi si aggirano tra i 2.000 e i 3.500 euro. Ma, come sottolineato da Ara, nella graduatoria si scoprono anche nomi della nuova imprenditorialità straniera: due-tre commercianti cinesi e new entry freschissime come Arai Tsuruko, che con il suo ristorante giapponese Yuzuya (aperto con soci) in via Nicolò Dall’Arca rappresenta una delle nuove attrazioni gastronomiche più apprezzate della Bolognina.
Nella determina comunale che dà il via libera alla graduatoria si scopre anche che due attività «non sono state ritenute idonee» .«Anche con il bando Bologna Made (480.000 euro per valorizzare il commercio di vicinato, ndr) — aggiunge Ara — c’è grande fermento in Bolognina. Cose così possono rappresentare un bel cambiamento». Nel pacchetto di risorse investito dall’amministrazione comunale in Bolognina anche il rifacimento del mercatino di via Albani (70.000 euro) e poi a giorni dovrebbe partire il tanto atteso progetto su WhatsApp con la Prefettura: la segnalazione rapida dei cittadini alle forze dell’ordine però non ci sarà, un dettaglio che sta creando più di qualche perplessità e malcontento tra i residenti della zona.