DDR SPINGE SOLTANTO PER SOULÉ
En-Nesyri è stato messo in attesa perché Ghisolfi si sta concentrando sull’offerta da presentare alla Juventus L’allenatore aspetta il bomber ma soprattutto il trequartista argentino, che può garantire imprevedibilità al suo gioco
Arriveranno almeno altri cinque rinforzi veri. Non figure di contorno ma giocatori che possano migliorare la Roma in termini di qualità e sostanza. Talenti che rispettino il rapporto tra competitività immediata e ragionamenti in prospettiva. Daniele De Rossi ha sposato la linea della pazienza ma chiaramente spera che il mercato ne soddisfi la curiosità il prima possibile. La sua priorità tecnico-tattica in questo momento è Matias Soulé, che può aggiungere imprevedibilità alla Roma. Comunque la società acquisterà due terzini, uno o due esterni offensivi e uno o due centravanti: le incognite, le “ics”, dipendono essenzialmente dalle posizioni di Zalewski ed Abraham, di cui parliamo a parte in queste pagine.
PRIMO OBIETTIVO. Per l’importanza nella scacchiera, e anche per la necessità di un adeguato periodo di addestramento, Soulé è diventato un’esigenza da soddisfare in fretta. La Roma ha già un accordo con il suo entourage per un contratto di cinque anni. Ma deve convincere la Juventus che ha ricevuto già un’offerta interessante (25 milioni) dal Leicester ed è comprensibilmente interessata ad alimentare un’asta. Da Trigoria per ora non hanno presentato una proposta concreta al club di appartenenza. Che tra l’altro, per continuare il proprio piano di rafforzamento, preferirebbe vendere Chiesa per 20 milioni. Ma la Roma è rimasta delusa dal comportamento di Federico, che ha tenuto troppo a lungo in naftalina l’interessamento diretto di De Rossi. Chiesa ambisce evidentemente ad altri mercati, altre destinazioni, se proprio non può rinnovare con la Juve.
ENTUSIASMO. Soulé invece ha raccolto la sfida con grande orgoglio. Si è già confrontato con gli altri argentini Dybala e Paredes, che aveva frequentato spesso lo scorso anno quando giocava nel Frosinone, e rappresenta il profilo che stuzzica la Roma. Ghisolfi e De Rossi vogliono gente motivata e affamata, non campioni con l’aria spenta che puntano a strappare un grande stipendio per poi adagiarsi sul contratto firmato.
CENTRAVANTI. Soulé piace così tanto da suggerire un investimento superiore al tetto dei 20 milioni imposto dai Friedkin perché è giovanissimo (classe 2003) e guadagna re
lativamente poco: ammortizzando l’acquisto su base quinquennale costerebbe meno della metà di Chiesa. In questi giorni è su questo fronte che si stanno concentrando le attenzioni della Roma. Tanto è vero che il centravanti marocchino En-Nesyri, del Siviglia, è stato messo in attesa. Ghisolfi conosce il rischio della strategia prudente: Mourinho è piombato da settimane sul giocatore offrendogli 6 milioni netti e adesso aspetta che il Fenerbahce convinca gli spagnoli a venderlo. Ma la Roma vuole prendersi tutto il tempo che serve sugli attaccanti, in un reparto totalmente rivoluzionato, per non sbagliare affare.
Si riparla di David ma costa troppo per la Roma Almeno adesso
LA VOCE. Nelle ultime ore è tornato a circolare il nome di Jonathan David del Lille, la prima scelta in ordine cronologico di Ghisolfi. I primi contatti risalgono addirittura a maggio. Il bomber canadese ha il contratto in scadenza nel 2025 e ha già comunicato al club francese di non volerlo rinnovare. Il suo obiettivo era attirare l’attenzione di una squadra di Premier League ma la Roma ha provato a strapparlo alla concorrenza. le richieste francesi però, 50 milioni sull’unghia, rendono complicata l’operazione. Almeno per ora.