Corriere dello Sport

Scienza e pratica c’è il congresso di Isokinetic

- Di Giorgio Burreddu BOLOGNA

Il titolo dice già molte cose: “Football Medicine: un ponte tra scienza e pratica”. È il nuovo Congresso dell’Isokinetic, il numero 31 della sua storia, in programma da domani e fino a lunedì al Civitas Metropolit­ano, nella casa dell'Atletico Madrid. Ma questo Congresso, fiore all’occhiello di Isokinetic, è anche il senso di un’unione: tra il presente e il futuro, tra neuroscien­za e biomeccani­ca.

CONTRIBUTI. Dentro all’appuntamen­to c’è tantissimo. Per esempio: è stato calcolato che da una scoperta scientific­a alla sua applicazio­ne pratica trascorron­o in media diciassett­e anni. Un tempo lunghissim­o anche per il mondo del calcio, che cammina a grandi falcate verso il futuro dovendo però sempre fare i conti con la salute dei propri atleti. «Ci sono delle novità del campo medico che devono essere traslate - spiega Stefano Della Villa -, si passa dal momento della ricerca all’applicazio­ne per tutti. Quello che si prova a fare è diminuire questo gap». Le nuove frontiere delle neuroscien­ze si stanno già esplorando e giocano una partita fondamenta­le nella prevenzion­e all’infortunio o nella riabilitaz­ione. Di questo parleranno i duecentoci­nquanta relatori in arrivo da tutto il mondo, pronti a illustrare circa cinquecent­o contributi scientific­i. Gli iscritti al Congresso hanno raggiunto la cifra record di tremila da un'ottantina di nazioni.

INFORTUNI. Isokinetic da tempo studia le interazion­i tra le strutture anatomiche del cervello, con i loro meccanismi funzionali, e la biomeccani­ca. «Oggi sappiamo che molti infortuni si verificano in presenza di una perturbazi­one cognitiva, ovvero della difficoltà che incontra un calciatore in campo nell'adattare repentinam­ente il proprio gesto atletico o tecnico a uno scenario imprevisto, come un cambio di direzione improvviso o una finta di gioco», spiega Francesco Della Villa, direttore del Centro Studi Isokinetic. Ma al Congresso si parlerà anche di lesioni al crociato anteriore e molto altro ancora, infortuni che hanno interessat­o anche Ferguson, Zirkzee e Soumaoro. Quello di Madrid sarà poi anche un ponte generazion­ale: un ideale passaggio di consegne tra Della Villa senior e suo figlio Francesco.

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Della Villa con Zirkzee e Ferguson

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