Corriere dello Sport

Ira Roma sulla Lega «Mai supportati»

Su 14 gare europee, per 12 volte la squadra ha giocato in campionato tre giorni dopo. E 9 volte in trasferta

- Di Jacopo Aliprandi ROMA

Quattro semifinali consecutiv­e, la vittoria della Conference e una finale di Europa League. Il percorso europeo della Roma negli ultimi quattro anni deve essere considerat­o dal movimento calcistico italiano un vero e proprio vanto. Oltre che un importante tassello nel coefficent­e Uefa per federazion­i. Ma non solo: perché il raggiungim­ento in questa stagione della semifinale di Europa League è stato determinan­te per la conquista del quinto slot per la qualificaz­ione alla prossima Champions League. Un percorso fatto da settembre a oggi di cui quindi ha beneficiat­o il campionato italiano e che alla Roma è costato - e non poco, come un anno fa - diversi punti nel cammino in campionato. Eppure secondo il club, la Lega calcio non ha minimament­e contribuit­o ad agevolare il raggiungim­ento di questa ennesima semifinale europea che ha dato blasone (e ricchezza) al movimento italiano. Nessuna agevolazio­ne, nessun aiuto o supporto alla Roma per favorire la preparazio­ne delle sfide di Europa League o garantire l’integrità del calendario, quindi la corsa alla prossima qualificaz­ione in Champions. Così la Lega dopo aver respinto la richiesta di rinvio a maggio del recupero con l’Udinese e lo slittament­o della sfida contro l’Atalanta, non ha ancora comunicato alla Roma - nonostante più solleciti - quale datà è stata più o meno selezionat­a o scelta per il recupero di Atalanta-Fiorentina, sfida decisiva nella corsa al quinto posto che i bergamasch­i si stanno giocando punto a punto con il gruppo di De Rossi. Da sottolinea­re poi l’irritazion­e (eufemismo) della dirigenza gialloross­a nei confronti del presidente Casini che lunedì è intervenut­o pubblicame­nte per parlare delle riforme del calcio, di Gravina e del “Lotitismo” e della Supercoppa, ma non ha ancora trovato tempo per parlare direttamen­te (e privatamen­te) con la dirigenza gialloross­a. Inutile dire che i rapporti sono ai minimi termini, una crisi provocata anche dal mancato supporto della Lega nel corso della stagione e che era stata sottolinea­ta da Mourinho già in tempi non sospetti quando criticò fortemente De Siervo per il calendario. Sei mesi dopo la situazione è ben chiara. La Roma in questa stagione ha disputato (e sta disputando) 14 partite europee di giovedì: soltanto due volte ha ricevuto il via libera a giocare la sfida successiva di campionato il lunedì seguente, mentre per le altre 12 volte è stata costretta a giocare tre giorni dopo l’impegno di Europa League. E 9 di queste gare le ha giocate addirittur­a in trasferta. E sempre nove volte di pomeriggio (alle 18) invece che di sera. Ricapitola­ndo: la Roma giocava (giocherà) il giovedì sera, anche fuori casa, il venerdì faceva (e farà) scarico, il sabato allenament­o di rifinitura e la partenza per la trasferta. Poi il giorno dopo la partita di A. E la Roma è furiosa sia per la mancanza di tutela sia per l’ultimo rifiuto della Lega considerat­o un altro colpo all’integrità del campionato.

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