Corriere dello Sport

Intrigo Gimenez: il Napoli è al tavolo

Il Feyenoord prepara il vertice con il papà e la manager del messicano, in lizza con David per diventare l’erede di Osimhen Piace anche a Milan e Tottenham Ha segnato 21 gol in campionato Così è nata la storia del “Chaquito”

- Di Stefano Chioffi

Una donna come manager. Si chiama Mariel Duayhe, ha una laurea in marketing, è agente Fifa e dirige una società di intermedia­zione, “Cantera Latina”, che ha i suoi uffici a Città del Messico, in Calle Eugenio Sue. Ricoprirà un ruolo di primo piano nella riunione che deciderà il futuro di Santiago Gimenez, 23 anni il 18 aprile, 47 gol in 83 partite nel Feyenoord, in corsa per diventare l’erede di Victor Osimhen: il Napoli si è informato, lo sta studiando, l’altro nome è quello di Jonathan David del Lille. Ma intorno a questo centravant­i, che è nato a Buenos Aires, ha il passaporto italiano grazie ai nonni di sua mamma Maria Bernarda e ha scelto la nazionalit­à messicana, si stanno muovendo anche il Milan, il Tottenham, l’Atletico Madrid e il Chelsea. Nell’estate del 2022 era stata lei, Mariel Duayhe, a condurre la trattativa che aveva portato Gimenez dal Cruz Azul al club di Rotterdam per sei milioni di dollari. È la prima consiglier­a del “Chaquito”, come viene soprannomi­nato Gimenez, e di suo padre Christian, ex centrocamp­ista del Boca Juniors, dell’Independie­nte e del Pachuca. Cura le relazioni con il Feyenoord, intenziona­to ad aprire l’asta il 19 maggio, dopo la fine della Eredivisie, dominata dal Psv Eindhoven di Lozano e Schouten.

L’appuntamen­to è a Rotterdam. Un tavolo per cinque: Gimenez, il papà, Mariel Duayhe, il direttore generale Dennis Te Kloese e il presidente Toon Van Bodegom, che da ragazzo suonava e cantava in un gruppo punk-rock, i “Paradogs”, e ora è uno degli imprendito­ri più quotati in Olanda, al comando di “Freeday.ai”, una piattaform­a di intelligen­za artificial­e che offre supporto per ottimizzar­e le operazioni aziendali. La famiglia dell’attaccante ha escluso

Il Cruz Azul, la paura per una trombosi, il no all’Argentina e Hugo Sanchez

il possibile coinvolgim­ento del mediatore italo-australian­o Morris Pagniello, che nel 2011 aveva lavorato per l’arrivo di Diego Maradona sulla panchina dell’Al-Wasl, squadra di Dubai. Arne Slot, il tecnico del Feyenoord, ha capito che Gimenez andrà via a luglio: un anno fa si era mossa la Lazio, poi Lotito ha spostato l’attenzione su Taty Castellano­s.

Lo chiamano “Chaquito”, oppure “Bebote”. Ha trascorso la prima parte dell’infanzia a Buenos Aires, vicino allo stadio della Bombonera: il padre, in quel periodo, giocava nel Boca Juniors, dove ha avuto come allenatori Carlos Bianchi e Oscar Tabarez. Gimenez ha lasciato l’Argentina nel 2004, a tre anni si è trasferito con i genitori in Messico, dopo che il papà aveva firmato un contratto con il Veracruz. Ha due sorelle: Agustina e Sofía. Da bambino ha frequentat­o la scuola calcio “Acoxpa”, nel centro sportivo La Noria, al numero 78 di una strada che si chiama Antiguo Camino, a Xochimilco, quartiere nella zona sud di Città del Messico: due campi in erba naturale e uno sintetico, piscina coperta, club house, palestra, foresteria, auditorium, parcheggio. È cresciuto qui, nel vivaio di “La Maquina”, la cantera del Cruz Azul. A diciassett­e anni ha rischiato di chiudere la carriera: tre interventi chirurgici a causa di una “trombosi alla vena succlavia”, nella zona della spalla sinistra. È nato il 18 aprile del 2001, è alto un metro e 82, è mancino, ha un contratto con il Feyenoord fino al 2027. Ha esordito nella squadra Under 20 del Cruz Azul il 4 marzo del 2017: 0-0 con il Jaguares, l’allenatore era Carlos Pérez. Il primo gol nella serie A messicana l’ha realizzato il 2 febbraio del 2020, in occasione del 3-3 con il Toluca, durante il Torneo di Clausura. Assist di Elias Hernandez. Il tecnico era Robert Dante Siboldi. Nel 2020 ha sfiorato il passaggio in Major League, ma ha deciso di aspettare la proposta di un club europeo. In Eredivisie ha segnato 15 reti nella scorsa stagione e 21 finora, comprese le due triplette contro l’Ajax e l’Excelsior. Nove assist tra campionato e coppe.

Ha rifiutato la convocazio­ne nella nazionale argentina e ha scelto il Messico, che aspettava un centravant­i così forte dai tempi di Hugo Sanchez, abituato a festeggiar­e i gol con una capriola. Ha debuttato il 28 ottobre del 2021 nell’amichevole persa per 2-1 con l’Ecuador, giocata al Bank of America Stadium, a Charlotte, nella Carolina del Nord: il ct era Gerardo Martino. È fidanzato con Fer Serrano, 26 anni, attrice, conduttric­e televisiva e influencer: una love-story sbocciata durante la presentazi­one di un videogioco, “Call of Duty”. Gimenez si è fatto tatuare un cuore sull’avambracci­o destro, mentre lei sul collo. Cumbia e reggaeton sono i generi musicali che preferisce. È molto religioso. Commovente il post del 19 settembre dopo la morte del nonno José Zolotarchu­k: “Eroe eterno e gigante”.

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 ?? ?? Santiago Gimenez 23 anni il 18 aprile ha segnato 47 gol in 83 partite con il Feyenoord. In basso: i genitori Maria Bernarda e Christian; il “Chaquito” con la sua agente Mariel Duayhe
Santiago Gimenez 23 anni il 18 aprile ha segnato 47 gol in 83 partite con il Feyenoord. In basso: i genitori Maria Bernarda e Christian; il “Chaquito” con la sua agente Mariel Duayhe
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