Corriere dello Sport

Italmarato­na è rinascita

Yeman Crippa Faniel, Aouani e Meucci nella Top 11 europea: scelte difficili per il dt azzurro in ottica Giochi

- di Franco Fava

Con l’Acea Run Rome The Marathon, che domenica porterà sulle strade della Capitale la cifra record di 19.000 runner impegnati sulla distanza classica dei 42,195 km, si apre la ricca primavera delle maratone mondiali. Da Boston a Milano, da Londra a Parigi si correrà anche con lo sguardo all’Olimpiade parigina di agosto.

Con l’eccezione di Tokyo finora sono state le classiche spagnole di Barcellona e Siviglia (come ormai accade da qualche anno, anche per il boom di Valencia) a monopolizz­are in questo inizio di stagione le attenzioni dei big e a regalarci piacevole sorprese. In un mondo in cui il dominio africano è pressoché totale, i maratoneti azzurri hanno brillato finora come raramente era accaduto in passato, per qualità e quantità.

Fa piacere notare come sono ben quattro gli italiani presenti nei primi 100 al mondo del 2024. E sono tre quelli che spiccano tra i primi dieci in Europa, con Iliass Aouani in 11ª posizione grazie al 2h08’05” di domenica conseguito solo sette giorni dopo il ritiro a Nagoya. Tanta abbondanza qualificat­a, almeno a livello maschile, pone il dt La Torre davanti a scelte difficili, dal momento che al massimo sono tre i posti per i Giochi di Parigi.

CAPOFILA. Leader di quello che si può a ragione definire il “Rinascimen­to” della maratona azzurra, vent’anni dopo l’oro olimpico di Baldini ad Atene 2004, è Yeman Crippa. Il 27enne trentino, già primatista italiano dai 3000 ai 10.000 su pista con l’aggiunta della mezza maratona, ha sbriciolat­o meno di un mese fa a Siviglia anche il record sulla più lunga distanza correndo in 2h06’06”. Un crono che lo colloca al 12° posto al mondo e al terzo in Europa.

Sempre a Siviglia si è messo in evidenza l’altro azzurro Eyob Faniel, già primatista nazionale con 2h07’19”. Correndo in 2h07’09” (36° crono mondiale) è sceso a sua volta anche lui sotto il vecchio record italiano di 2h07’16” che Iliass Aouani aveva fissato un anno fa a Barcellona.

Ma che l’Andalusia portasse bene ai maratoneti azzurri è stato confermato anche dall’exploit di Daniele Meucci, campione europeo di maratona a Zurigo proprio dieci anni fa. L’ingegnere di robotica marina di Pisa, alla soglia dei 39 anni, ha chiuso in 2h07’49” con un progresso monstre di oltre un minuto e mezzo sul personale di due anni fa. In generale si registra un balzo in avanti generalizz­ato (anche grazie ai vantaggi delle super scarpe), che relega l’olimpionic­o Baldini solo al quarto posto della “all time” italiana.

Anche il 2023 si era chiuso con due lampi azzurri nella maratona di Valencia del 3 dicembre: record italiano (dopo 11 anni) di Sofiia Yarenchuk con 2h23’16” e quinto crono di tutti i tempi per Neka Crippa (2h07’35”), fratello del più blasonato Yeman.

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PHOTOTODAY Yeman Crippa, 27 anni, festeggia il record di Siviglia

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