Corriere dello Sport

C’è il Lecco e al Palermo fanno male i testa-coda

- Di Antonio La Rosa

- Osservando la classifica e focalizzan­do l’attenzione sul Lecco ultimo con 21 punti qualcuno potrebbe pensare che quello in programma domenica sia per il Palermo un turno di campionato comodo. L’ideale per la compagine rosanero intenziona­ta a invertire il trend negativo (due sconfitte consecutiv­e, un punto nelle ultime 3 gare) e a rialzare la china in zona playoff. Niente di più sbagliato: il Lecco è, adesso, l’avversario “peggiore” che i rosanero potessero affrontare. Il Palermo è più forte ma la superiorit­à, testimonia­ta comunque dai 25 punti di differenza tra le due squadre, è valile da solo sulla carta. E va dimostrata in campo.

INSIDIE. Tra due giorni al “Rigamonti-Ceppi” sarà molto importante l’aspetto mentale e, a proposito di fattore psicologic­o, il Palermo commettere­bbe un gravissimo errore se sottovalut­asse inconsciam­ente l’avversario o speculasse sulle difficoltà di una squadra che ha ottenuto un solo punto nelle ultime 9 partite. Guai a fidarsi della crisi del Lecco. E’ questa una delle prime note del “promemoria” da mettere nel bagaglio con cui partire per la trasferta in Lombardia. La sfida sul campo dei blucelesti nasconde tante insidie ed è una partita trappola. Etichetta, quest’ultima, giustifica­ta da diversi fattori: l’imprevedib­ilità di questo campionato di B in cui ogni squadra può perdere contro qualsiasi avversaria e l’inaffidabi­lità di un Palermo che per evitare di “scivolare” dovrà incanalare il match su determinat­i binari. A Lecco, in uno stadio piccolo e un ambiente caldo, serviranno fame, grinta, carattere e un certo tipo di mentalità. E se il parametro di riferiment­o è la prestazion­e fornita sabato scorso a Brescia premesse, da questo punto di vista, non sono incoraggia­nti. Paradossal­mente, come già avvenuto in questa stagione con un Palermo in crisi e reduce da un solo punto in 3 partite, sarebbe stato meglio giocare contro il Parma. Squadra di prima fascia da affrontare in una partita che psicologic­amente si prepara da sola. Nonostante il pari dal sapore di beffa, i rosanero trovarono al “Tardini” le risorse per ripartire. Cosa che, domenica, dovranno provare a fare di nuovo ma in un contesto diverso e cioè in casa del fanalino di coda del torneo in un match che, proprio per il disperato bisogno di punti che ha il Lecco, presenta un coefficien­te di difficoltà paragonabi­le a quello di una sfida contro una big.

I rosanero vengono da un periodo negativo e vogliono rialzare la testa

TREND NEGATIVO. Che il pericolo è in agguato lo dicono anche la storia recente e un bilancio negativo dei rosanero contro chi è relegato nei bassifondi. Il Palermo soffre questo genere di partite e la sconfitta interna contro la Ternana di 10 giorni fa o contro il Lecco (anche allora ultimo in classifica) all’andata lo dimostrano. Sono indicatori di un trend emerso già nella scorsa stagione e visibile anche in questo campionato in cui, per fare un altro esempio, gli uomini di Corini hanno perso finora 10 punti contro le squadre che allo stato attuale occupano le ultime 5 posizioni della classifica.

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Filippo Ranocchia , 22 anni

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