Francia extralarge con Atonio e Tuilagi
Il pilone pesa 145 kg, il seconda linea 149 (a 19 anni) Per garantire mobilità, gioca in media 52’ a partita
Ifrancesi hanno sempre esagerato, fin da quando nel decennio scorso decisero di schierare i 120 kg di Mathieu Bastareaud tra i centri. Uno dei reparti per quelli che proverbialmente il piano lo suonano, non come gli uomini di mischia che invece lo spostano. Peso a parte, gran timore lo incuteva però Sebastien Chabal, meglio noto tra amici e soprattutto nemici come “l’Orco”, per via dei modi poco urbani e il look modello Pleistocene. Ma i chili erano solo 114. Tutta questa premessa per dire che domani alle 16 (diretta Sky e Tv8), a Lilla contro l’Italia, per la terza giornata del Sei Nazioni debutterà da titolare un gigante di 19 anni. Si chiama Posolo e di cognome fa Tuilagi, che nel rugby è sinonimo di stirpe. Il padre è l’ex Parma Henry (in realtà Enele), gli zii Freddie, Andy, Sanele e l’altro ex Parma Alesana. Tutti nazionali samoani eccetto Manu, altro zio, tuttora centro e ala per l’Inghilterra.
SINISTRA. «La parte sinistra della mischia italiana rischia di trascorrere un brutto pomeriggio», ha minacciato in settimana sull’Equipe l’ex seconda linea Jerome Thion. Uini Atonio, il pilone destro, costringe infatti la bilancia sotto 145 kg, ed è uno dei più pesanti al mondo. Posolo Tuilagi che sarà in seconda linea dietro di lui 149, distribuiti su 194 centimetri. Ha già vinto un Mondiale jr (segnando tra l’altro due mete nella finale contro la Nuova Zelanda) e in maglia Perpignan è diventato una delle seconde linee maggiormente temute nel Top 14 francese. Non male, considerando che solo l’anno scorso ha preso il diploma al liceo.
Oltralpe si sottolinea che la media minuti da lui trascorsi in campo è 52, perché gli si chiede anche tanta mobilità in attacco. Ma non solo: ha per esempio assicurato che fosse sua la mano che teneva alto il pallone della Scozia nell’area di meta dei Bleus, allo scadere della recente partita di Sei Nazioni a Murrayfield. Episodio che ha poi dato la vittoria a “le XV de France”.
SECONDE LINEE. Ironia della sorte, Posolo sarà titolare proprio contro l’Italia che ben conoscono papà e zio Alesana. Aggiungiamo che è il quarto di sette figli e che le due ragazze si chiamano Alessandra e Florence. Ironia della sorte, ancora, è che giochi appunto in seconda linea. Spiegazione per i neofiti: sono quei giocatori utilizzati per le rimesse laterali. Esatto, quelli che vengono sollevati in touche.
Quando oscillava tra i 150 e i 160 kg, suo collega era il connazionale di 1.99 Walid Maamry, che sin da quando militava nel Tolone Under 18 aveva creato scalpore per quelle misure incredibili. Oggi, a quasi 25 anni, fa autoscontro nei campionati minori francesi; ma pilone, perché ha raggiunto quota 170. “Bulldozer” lo chiamano nelle cronache locali. Ricorda qualcuno?
PESI MASSIMI. Va detto che quella dei colossi è categoria da sempre apprezzata nelle club house di tutto il mondo dove, oltre a coppe e medaglie, nelle bacheche finiscono spesso anche maglie XXXXXL e scarpe di numeri superiori al 50 di qualche ex giocatore. E, prima che ve lo chiediate, no, da queste parti non esiste il bodyshaming.
Il tongano Ben Tameifuna (150 kg, ma arrivò a 166) e lo stesso Atonio, per esempio, si offenderanno se qualcuno individuerà nel sudafricano Asenathi Ntlabakanye (153) il pilone più pesante. L’australiano
Will Skelton guarda tutti dall’alto (2.03) e si tiene orgoglioso il suo quintale e mezzo scarso, mentre il figiano Nemani Nadolo fa vedere che anche un tre-quarti ala può essere alto 1.95 e registrare tra i 135 e i 140 kg. Volete il peso esatto? Provate prima a prenderlo...
Il giocatore più pesante però è il sudafricano Ntlabakanye: 153