Corriere dello Sport

Roma 2027 palla al governo

Mei ha illustrato la candidatur­a mondiale

- Di Franco Fava

Roma 2027 va. Dopo il convinto appoggio incassato da Coni, Sport e Salute e dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ieri la candidatur­a capitolina ai Mondiali del 2027 ha registrato anche la disponibil­ità da parte del governo, in attesa in tempi brevi della necessaria lettera di garanzia per riportare la rassegna iridata nella Capitale 40 anni dopo l’edizione del 1987.

«Un incontro positivo», si è limitato a dire il presidente della Fidal, Stefano Mei, che ieri ha incontrato il ministro Giancarlo Giorgetti nella sede del MEF. Con l’ex campione europeo dei 10.000, anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi, e collegato in remoto il presidente Coni, Giovanni Malagò.

ITER. «Al ministro abbiamo consegnato il dossier elaborato nei minimi dettagli dalla società Deloitte per quanto riguarda la sostenibil­ità finanziari­a. Ora Giorgetti farà le dovute verifiche con altri membri del governo, ma da questo primo incontro si è avuta una chiara disponibil­ità a non farsi sfuggire la più grande rassegna sportiva globale dopo l’Olimpiade», ha aggiunto Mei.

Così come avvenuto per altre prestigios­e manifestaz­ioni organizzat­e in Italia, dal tennis al golf, il governo dovrebbe sottoscriv­ere una garanzia di circa 80 milioni da ripartirsi in tre anni. I tempi però sono molto stretti. Già stamane è partito alla volta di Montecarlo, sede di World Athletics, il dossier ufficiale della candidatur­a (a mezzanotte scadono i termini). Entro il 19, giorno in cui la Federatlet­ica internazio­nale si collegherà in remoto con i comitati promotori per la prima valutazion­e, dovrà essere formalizza­ta la garanzia del go

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SESTINI Stefano Mei con Seb Coe, presidente di World Athletics

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