Re Giorgio sbaglia e abdica
Le mani tra i capelli, gli occhi lucidi, la delusione. Re Giorgio abdica, ma la corona gli cade nel modo che fa più male: un errore sull’ultimo degli otto elementi del doppio misto tecnico firmato Minisini-Pedotti. Sesto posto, 204.3316 punti. In vasca tutto fila liscio fino alla parte di gambe che segue il ritmo più frenetico: gli azzurri iniziano a perdere il controllo, Susanna supera l’incertezza ma Giorgio resta fermo. Quattro lunghissimi secondi in cui cerca di ritrovare invano il ritmo.
«È stata una giornata lunga, c’era molta tensione ma da un atleta di esperienza certe cose non sono accettabili», si flagella Minisini a medaglia sfumata, non concedendosi tregua dopo aver nuotato al mattino pure nella finale dell’acrobatic team e aver assistito
alla conquista del bronzo da parte degli Usa del suo idolo, Bill May. Per Giorgio è il primo bersaglio mancato dopo la serie di trionfi iniziati nel 2017 (con l’eccezione del Mondiale di Fukuoka, saltato per un ginocchio ko).
Da Manila Flamini, Mariangela Perrupato e Lucrezia Ruggiero alla 19enne Susanna Pedotti, la quarta partner in nove anni attesa al debutto con un destino che sembrava già scritto con i metalli più preziosi. Con il punteggio del preliminare, 248.8633, avrebbero stravinto. Invece l’oro va al Kazakistan, appena 228.0050, davanti ai cinesi.
LAVORO. «Mi dispiace per Susy - ammette Giorgio - Questa coppia funziona, con lei ho lavorato bene e spero di restituirle al più presto ciò che le ho tolto». E Susy: «Un privilegio gareggiare al suo fianco». Giorgio: «Ci sono ancora tante gare da affrontare». E Pedotti: «Ci rifaremo presto». Non a Doha, perché l’Italia ha scelto di non competere nel duo misto libero.