Corriere dello Sport

Dentro Riva tutti i colpi dei campioni

Ecco cosa servirebbe per creare un fenomeno unico e inimitabil­e Il sinistro di Bobo Vieri o i tuffi di testa come Pascutti, Pulici, Bettega Poi ancora la forza di Rummenigge o Ibra, la rovesciata di Vialli e lo scatto-allungo in stile Boninsegna E infine

- Di Alberto Polverosi

Per creare un altro Riva bisogna montare i vari pezzi con diversi giocatori di diversi periodi. E però non ne faremo mai uno uguale, forse nemmeno paragonabi­le. Come ha titolato ieri questo giornale, Gigi era e resterà Unico. Proviamo comunque questa impresa di montaggio partendo da una parte del suo corpo dove è assolutame­nte irraggiung­ibile.

IL SINISTRO. Con tutta la fantasia di questo mondo, nessuno lo avvicina e chissà se un giorno qualcuno ci riuscirà. A noi è venuto in mente Bobo Vieri, il sinistro era potente anche se non come quello di Gigi. Bobo caricava allo stesso modo, con rabbia, gli partivano saette, ma dovendo assegnare un voto se il sinistro di Riva era 10, quello di Vieri era 8. Anche un altro centravant­i della sua stessa epoca, Beppe Savoldi, aveva un gran sinistro, però con una caratteris­tica diversa: calciava meglio al volo, non a palla a terra, non a palla ferma.

IN TUFFO DI TESTA. L’esempio migliore è quello di Ezio Pascutti. La foto in cui sorvola Tarcisio Burgnich, anche lui in tuffo nel disperato tentativo di deviare il pallone che invece entrerà in rete, è un’icona del calcio bolognese. Ezio amava i cross a mezza altezza. Altri due attaccanti si erano specializz­ati nei gol di testa in volo, Roberto Bettega e Paolo Pulici. L’acrobazia li esaltava, proprio come Gigi.

LA ROVESCIATA. Era il suo marchio di fabbrica. Nei cinque gol più belli che abbiamo scelto ce ne sono due in rovesciata, con la maglia azzurra contro la Svizzera e con la maglia del Cagliari a Vicenza. Per trovare gesti simili c’è venuta in soccorso una partita del gennaio ‘88 al Castellani, un 2-2 fra Empoli e Sampdoria. Gli azzurri stavano vincendo 2-0 quando Vialli, su un cross da destra di Bonomi, con le spalle alla porta ha rovesciato in rete il pallone del 2-1. Gol fantastico. Vialli è stato uno specialist­a della rovesciata, da bianconero ha segnato un paio di gol alla sua ex Cremonese e con la Samp un altro stupendo all’Arsenal. Ci fa piacere legare il ricordo di Gianluca a quello di Gigi, sono stati insieme in Nazionale durante Italia ‘90, con Riva dirigente accompagna­tore. Poi Vialli, nell’ultimo Europeo, ha ricoperto lo stesso ruolo prima di lasciarci.

LA FORZA FISICA.

Due nomi: Karl Heinz Rummenigge e Zlatan Ibrahimovi­c. Portare via la palla a Gigi era impossibil­e. Allargava i gomiti e non te la faceva vedere. Negli anni seguenti, prima Kalle e poi Ibra hanno ricordato quel modo di difendere il pallone usando la forza delle gambe, del busto e delle braccia.

UOMO-SQUADRA. Anche in questo caso possiamo fare due nomi, quelli di leader silenziosi ma rispettati proprio come Riva, ovvero Armando Picchi e Gaetano Scirea. La differenza è che Gigi era un leader pure sul piano tecnico, Picchi e Scirea erano ascoltati anche dai campioni con cui dividevano lo spogliatoi­o. A unire i tre è la lealtà. «Non ho mai visto Gigi cadere in terra per avere una punizione a favore, nonostante fosse il re delle punizioni. Cadere nel calcio è sinonimo di debolezza, anche se oggi pochi la pensano così», ricorda Eraldo Pecci che, da giovane bolognese, giocò contro il Cagliari l’ultima partita di Riva: «Io ero quello che in barriera doveva partire verso la palla, Gigi mi ha centrato in pieno e ho portato i segni per una settimana».

Potenza, classe, acrobazie, corsa: un altro così non è mai esistito

In sé racchiudev­a il meglio di almeno dieci altre stelle: irraggiung­ibile!

SCATTO/ALLUNGO. Forse Boninsegna, suo ex compagno di squadra nel Cagliari e di Nazionale, si può avvicinare. Nessuno dei due era velocissim­o, ma quando partivano erano come treni, impossibil­e da fermare se non li buttavi giù. Stessa grinta, stessa ferocia, stessa voglia di arrivare al gol mischiando potenza e tecnica.

 ?? ?? Il mix del fenomeno Qui sopra Bobo Vieri con la maglia dell’Italia; a destra la grande forza tipica di Ibrahimovi­c; più a destra Scirea al Mondiale 1982; in alto a destra il tuffo di testa di Ezio Pascutti (marcato da Burgnich); al centro il sinistro di Riva con il Cagliari
Il mix del fenomeno Qui sopra Bobo Vieri con la maglia dell’Italia; a destra la grande forza tipica di Ibrahimovi­c; più a destra Scirea al Mondiale 1982; in alto a destra il tuffo di testa di Ezio Pascutti (marcato da Burgnich); al centro il sinistro di Riva con il Cagliari

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