SOFFRE E LA RIBALTA È GRANDE VIRTUS
Nei primi due quarti Bologna concede un po’ troppo agli avversari Poi sale in cattedra e gestisce il vantaggio: super Shengelia
Partita complessa per le V Nere contro l’Efes Quinta vittoria di fila: tra le big
Largo alla Virtus, non c’è Efes Istanbul che tenga. Quinta vittoria in sei sfide europee per la squadra di Banchi che supera la prova di maturità turca senza Hackett (fermato da indisposizione). Con solidità e consapevolezza nei propri mezzi, Bologna ottiene un successo che la proietta tra le prime della classe in Eurolega. La Virtus impiega due tempi per prendere le misure all’Efes e quando rientra dalla pausa mostra di aver fatto tesoro di errori e sbavature, mettendo in luce un lato praticamente perfetto: 52-36 il punteggio nei due quarti finali. «Abbiamo saputo mettere da parte la tensione iniziale, ogni giocatore è salito di livello dopo la pausa, dando energia alla squadra: per battere l’Efes era necessario fare questa partita», le parole di coach Banchi a fine match.
C’È POLONARA. L’esordio stagionale alla Segafredo Arena è una festa per la Virtus. Sotto gli occhi di Polonara, che ha ripreso a lavorare con allenamenti individuali, Bologna fa le prove di successo in 20 minuti in cui domina per rimbalzi, fisicità, difesa: tuttavia, non basta a comandare nel punteggio. Buono l’approccio dell’Efes (0-6), la Virtus risponde con un 10-0 di fisico e talento. Belinelli prima fallisce due tiri da dentro, poi segna due triple. Ribalta il match ma è chiamato in panca per due falli commessi. Beaubois e Clyburn incrociano la serata giusta. Shengelia (mvp di ottobre in Eurolega) lo è di più: sua la firma sul buon avvio (20-18 al 10’) di Bologna capace di arrivare prima sui palloni vaganti, non di allargare la forbice, pur godendo di maggiore reattività. Meglio l’Efes nel secondo quarto. Sul 24 pari scatta con un break di 0-9 e Banchi sveglia i suoi. Pajola recupera su Thompson, poi Dunston gioca d’esperienza mentre Belinelli con il suo tiro fulmineo da tre riduce sul 33-35 (15’30”) . Tenta di nuovo la fuga l’Efes (33-42) e ancora i tre tenori virtussini, Shengelia, Belinelli e Dunston (ex di turno), evitano che i turchi possano allungare.
Nell’equilibrio della gara c’è un dato che al 20’ fa riflettere: 40 tiri costruiti dalla Virtus e 27 dall’Efes. Bologna non difende male, ma meriterebbe altra sorte in attacco. E allora, ecco il giro di vite efficace durante la pausa. Al rientro in campo, la Virtus entra con piglio più convinto, concede poco, attacca decisa e trova (oltre ai soliti tre) nuovi protagonisti: Mickey e soprattutto Cacok: 4 punti e 5 rimbalzi in 5’. Il terzo periodo di 28-17 racconta 10 minuti di pura intensità. Il finale è una gestione perfetta del vantaggio e della solidità acquisita. Non c’è spazio per distrazioni, la Virtus conserva la concentrazione fino in fondo e si gode la meritata vittoria.
Coach Banchi: «Dopo la tensione iniziale, energie positive da tutti»
C’era anche Polonara E alla fine trionfo per i tifosi