Milano non sa più vincere
Monaco commette meno errori e con l’ex James (21 punti) passa in volata. Shields non basta
Il play Pangos non era neppure al Forum: è ormai vicino al taglio?
Sconfitta, di nuovo, ma con più di una cosa da salvare. L’Olimpia Milano non ritrova il sorriso: a spegnerlo c’è il temutissimo ex di giornata, Mike James, che dopo un primo tempo incandescente trova le rotaie giuste e non si ferma più. Dopo i 98 punti con il Maccabi e i 90 in campionato con Pesaro, l’EA7 concede meno, e se la gioca fino in fondo, contro un Monaco lanciatissimo. Mica poco, considerando anche la scelta tecnica di Messina di lasciare fuori Pangos (che nopn era neppure al Forum), e lanciare una formazione piccola, con Lo e Flaccadori ad alternarsi come play.
Significativo che il primo quarto inizi con soli tredici punti incassati. L’EA7 parte forte, con una pioggia di rimbalzi offensivi e aggressività in attacco. Le danze le apre Mirotic, il miglior realizzatore di Eurolega, poi due triple di Tonut: Milano crea ottime occasioni di tiro, fa girare la palla con intelligenza e, soprattutto, tiene bene in difesa, la nota dolente delle ultime settimane. E quando la difesa funziona, l’Olimpia dà spettacolo. Monaco ci mette un po’ a entrare in partita, c’è Diallo a far paura nel finale del primo quarto, in cui Milano concede troppi extra possessi. Qualche singhiozzo arriva a metà secondo quarto: James fa la voce grossa, si scalda e rimedia un fallo tecnico che lo rispedisce in panchina.
Finale di primo tempo delicato, in cui tornano un po’ di errori al tiro per Milano, figli quasi sempre di traballamenti difensivi. Pollice in su per Mirotic: un predicatore nel deserto, a tratti, ma che partita totale: sacrifica qualcosa al tiro per fornire assist e rimbalzi, tenendo la testa fuori dall’acqua quando le cose si fanno complicate. Suo il tapmo in vincente, in paio col gancio di Shields, che a cronometro quasi esaurito animano l’EA7 (37-35).
Che sia tutto da decidere nel secondo tempo diventa chiaro con il parziale iniziale di 7 punti di Monaco, firmati Diallo e Loyd, con cui Milano si trova a inseguire, subendo penetrazioni troppo facili sotto canestro e diventando svagata al tiro. Hall diventa l’uodella provvidenza, trascinando al controsorpasso. Dall’altra parte, però, c’è un James che si è accesso per davvero, fa dannare Tonut e con due triple fa malissimo. Negli ultimi dieci minuti è una questione di un possesso di differenza o poco più, ma l’attacco milanese si fa lento e prevedibile. Shields segna cinque punti che valgono il -1, ma quando il Monaco perde palla ingenuamente l’Olimpia non capitalizza, restando senza spazi per il tiro dalla distanza negli ultimi secondi. Non così per James, che con una parabola perfetta a -14” chiude i conti, lasciando a Blossomgame la schiacciata finale.