Corriere dello Sport

Nuova Lazio otto acquisti E quasi tutti li paga Sergej

La rincorsa di Lotito e del nuovo ds Fabiani senza sbilanciar­e troppo i conti della società Investimen­ti: 83,8 milioni le cessioni ne portano 56,5 Il saldo negativo è di 27,3 Felipe, il caso in scadenza

- Di Fabrizio Patania ROMA

Il paradosso di Lotito: Lazio a zero punti, due sconfitte nelle prime due giornate di campionato, nell’estate in cui ha investito di più. Un centinaio di milioni, sostiene, conteggian­do i rinnovi dei contratti, l’Iva e le commission­i agli agenti. Il costo dei cartellini, compresi obblighi di riscatto e bonus, in realtà dice 83,4 milioni. Innesti intelligen­ti e futuribili, condivisi con Sarri, pur non essendo le prime scelte (Berardi, Zielinski, Ricci o Torreira) indicate dal tecnico all’inizio dell’estate. Bisogna essere onesti: un mercato così, se relazionat­o alle abitudini consolidat­e di Formello, il 15 luglio nessuno se lo aspettava. Non aveva mai speso tanto. Bisogna essere altrettant­o precisi: la somma investita, calcolando il ricavato delle cessioni, è inferiore: 27,3 milioni il saldo negativo sul mercato, perché in uscita Lotito ha realizzato 56,5 milioni senza contare i diritti di riscatto a favore del Paok Salonicco per Marcos Antonio, dell’Empoli per Cancellier­i e del Monza per Akpa Akpro. Se questi tre giocatori venissero acquistati a titolo definitivo tra un anno, la Lazio incassereb­be altri 21 milioni. Dipenderà da come renderanno e dalle intenzioni dei club a cui sono stati girati. Lotito, per adesso, ha cominciato a pagare il Verona per Cancellier­i (7 milioni) e ha conservato la possibilit­à di controrisc­attarlo nel caso in cui esplodesse in Toscana.

RETROSCENA. E’ significat­iva la scelta per l’esterno mancino reclamato da Sarri. La Lazio ha investito 16 milioni in Danimarca per prendere Isaksen, classe 2001, appena un anno in più di Cancellier­i, 18 gol nell’ultima stagione con il Midtjyllan­d: in Europa League aveva castigato anche Sarri. Secondo alcune indiscrezi­oni, l’investimen­to sul danese prelude al mancato rinnovo di Felipe, lasciato (al momento) in scadenza. Il brasiliano era tornato a Formello riducendos­i l’ingaggio percepito al West Ham e certo non pensava di essere trascurato dalla società, che pure ha rinnovato Pedro (36 anni), ha blindato Luis Alberto e ha avuto altre urgenze a cui dedicarsi dentro un’estate complicati­ssima. Fabiani stava lavorando da fine giugno, governando il traffico di nomi proposti da diversi intermedia­ri, ma la nomina come direttore sportivo risale al 19 agosto, non al 19 giugno. La Lazio (intesa come gruppo) è partita per il ritiro di Auronzo senza un dirigente di riferiment­o con cui confrontar­si e parlare, senza acquisti e mancava persino un capo della comunicazi­one. Un bel marasma dopo un anno, con il divorzio di Tare a scadenza, in cui niente è stato programmat­o. Non l’ideale verso la Champions.

SVOLTA ARABA. Il tema dei rinnovi, a cui Lotito ha dedicato qualche ora dopo le elezioni in Molise, è caldissimo e di fondamenta­le importanza nel governare uno spogliatoi­o, a cui Sarri ha inviato nel post-Lecce un segnale sbagliatis­simo per quanto veritiero: dopo un secondo posto, che alla Lazio mancava dal 1999, è difficile fare meglio. I ritardi, non solo di preparazio­ne, ci sono stati eccome e la Lazio li ha pagati sul campo, anche se con dieci undicesimi della stessa squadra dello scorso anno sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di meglio con Lecce e Genoa. Detto questo, un esattore dei conti come Lotito non sarebbe mai partito per acquistare senza il rinnovo o la cessione di Milinkovic. L’Al Hilal ha portato 40 milioni per il serbo l’11 luglio, altri 6 derivano dai riscatti di Escalante (Cadice) e Acerbi (Inter), il fondo arabo dell’Almeria garantirà 8,5 per l’acquisto di Maximiano, ripianando di fatto la svista della scorsa estate. La longa manus di Jorge Mendes, è opinione diffusa tra gli operatori, avrebbe dato una dritta a Lotito anche stavolta.

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Da Castellano­s, vice Immobile, a Mandas, terzo portiere
A metà luglio, dopo la cessione di Milinkovic, è cominciata la rincorsa di Lotito: la società ha chiuso otto acquisti con un saldo negativo di 27,3 milioni
I volti nuovi Da Castellano­s, vice Immobile, a Mandas, terzo portiere A metà luglio, dopo la cessione di Milinkovic, è cominciata la rincorsa di Lotito: la società ha chiuso otto acquisti con un saldo negativo di 27,3 milioni

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