Corriere dello Sport

Kvara dribbla la panchina con la Lazio sarà titolare

Col Sassuolo è entrato nella ripresa e in due minuti è stato decisivo I problemi fisici sono alle spalle, sabato giocherà dal primo minuto

- di Antonio Giordano NAPOLI

Khvicha ha deliziato il Maradona con l’assist a Di Lorenzo cancelland­o ogni dubbio L’agente è in attesa di parlare con DeLa di rinnovo e ingaggio

Ecosì Khvicha ha preso il pallone, l’ha domato passeggian­doci un po’ su - pettinando­lo, si direbbe adesso - ed ha poi declamato a gran voce il suo calcio poetico, ma standosene dentro ad una gabbia: intorno a sé aveva Pedersen ed Henrique, dinnanzi c’erano Tressoldi, Toljan e Ceide, e comunque è venuto il sospetto che Kvara fosse in cattedra, collo-esterno di destro, uno sguardo dove gli altri non vedono e l’ago ritrovato nel pagliaio. A volte basta veramente poco per rimetteres­i in pace con se stesso, per dimenticar­e l’affaticame­nto muscolare, una strana serata - un sabato, quello precedente - in poltrona: Khvicha Kvaratskhe­lia si è rimesso al centro di Napoli come solo lui sa fare, deliziando­si del proprio talento, poi allungando­lo in una partita che improvvisa­mente aveva avuto bisogno di lui.

FUORI. Perché senza Kvara è un altro Napoli e persino un altro calcio, e non c’è bisogno di spalmare panna montata per rendersene conto: se sta a sinistra, manco fosse un ciclista dei tempi perduti - quelli che sulle piste sapevano anestetizz­are gli avversari - il surplace diventa il momento attrattivo, perché non c’è risposta alle domande che si aggrovigli­ano. E se invece gli capita di intrufolar­si in mezzo al campo, com’è successo con il Sassuolo, un tocco e via, verso la felicità. Kvara a Frosinone non c’era, problemini fisici che possono capitare ad agosto, e il Napoli non se n’è accorto statistica­mente, però emotivamen­te... E quando Kvara è sparito, mica magicament­e, dalla formazione che è entrata in campo con il Sassuolo, il Maradona ha sentito borbottare l’addome: che stia succedendo qualcosa? Garcia ha i suoi metodi, l’ha fatto anche con Anguissa al debutto: dopo un infortunio, invoca prudenza pure a se stesso. E Kvara, dopo un’ora circa, avendo 29 minuti a disposizio­ne (e ignaro che poi gliene avrebbero aggiunti sei di recupero) s’è messo a fare quello che gli viene meglio: il fenomeno. Ha tagliato il campo trasversal­mente, ha mandato in confusione il dirimpetta­io, ha inebriato il popolo azzurro, ha ricomposto le certezze per due partite impolverat­e e si è candidato alla Lazio, alla prima da titolare. Ricordi belli di un anno fa. La rappresent­azione di un crocevia per lo scudetto, nel silenzio dello spogliatoi­o viene individuat­o proprio nel 2-1 all’Olimpico. Pure quella volta, ci pensò lui, dopo mezzora di insolito buio: poi ci mise una randellata che fece tremare la porta di Provedel ed un destro alla giugulare della partita, che venne ribaltata con quel geniaccio capace di diventare senza perdersi in orpelli l’MVP della serie A, magicament­e sedotta da quello sguardo da bambino che fa le finte persino alla luna.

RINNOVO. Però con sé Kvara è frontale, diretto, e adesso sta aspettando che qualcosa cambi nella propria dimensione favolistic­a: in un anno, s’è preso Napoli, l’ha stregata, ne è rimasto conquistat­o, s’è adagiato come Stephen Curry sulle sue mani per regalarsi sogni d’oro, tra cui un contratto nuovo, che riveda quello firmato nell’estate del 2022, quando ancora era un’incognita. Il signor Mamuka Jugeli, il suo agente, è uomo paziente, sta a Napoli ormai da una settimana, ha avuto modo di dialogare a lungo sino a ieri sul Lungomare con Christian Zaccardo che fu il «suggeritor­e» di Giuntoli per affondare su Kvara, e ci rimarrà per un’altra mezza dozzina di giorni o forse meno, aspettando di incontrare Aurelio De Laurentiis: dovrebbero parlarsi, per ritoccare quello stipendio da un milione e quattrocen­tomila euro che il presidente vorrebbe già orientare intorno ai due e mezzo ma che il manager aspira a trascinare verso i cinque. Sono distanze che sembrano inavvicina­bili, ma chi dribbla il vento sa come sfuggire all’ostacolo dell’impazienza: per ora, c’è la Lazio.

Ottimo esordio dopo il forfait con il Frosinone per affaticame­nto

Il suo manager è ancora in città per incontrare il presidente

 ?? MOSCA ?? Kvaradona Khvicha Kvaratskhe­lia, 22 anni, è pronto a giocare dal primo minuto con la Lazio
MOSCA Kvaradona Khvicha Kvaratskhe­lia, 22 anni, è pronto a giocare dal primo minuto con la Lazio

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