Corriere dello Sport

Jesper, il joker del tridente dai colpi chic

Ala rapida, tecnica, intelligen­te Uno scattista bravo in dribbling che sa giocare a destra e sinistra

- Di Antonio Giordano NAPOLI

In politica, lo definirebb­ero bipartisan: piace a destra o anche a sinistra (però a piede invertito); oppure, e non sarebbe un gran compliment­o, uomo per tutte le stagioni. Altrimenti, che pure va di moda, si potrebbe dargli del multitaski­ng: lo metti di qua, lo sposti di là, e ci trovi sempre qualcosa, fosse anche «sempliceme­nte» un dribbling. Il Napoli li sceglie così, ma da un bel po’, da quando è uscito dai confini e si è aperto all’internazio­nalizzazio­ne, perché conviene pagarne uno e trovarne (almeno) due: per Jesper Lindstrom, che non conoscerà Jannacci, l’importante è esagerare, non a caso sa starsene sulle due fasce o anche in mezzo al campo. C’è qualcosa di nuovo, dunque anche di antico, in questa squadra che aspetta sempre una spruzzata fresca di fantasia, che guarda sistematic­amente avanti - avendo le spalle discretame­nte scoperte - perché nell’orizzonte puoi trovarci magari qualcosa di emozionant­e: Lindstrom è un calciatore moderno, con tracce di antichità quando punta l’uomo e lo salta, non sa di scuola calcio ma di talento proprio, è luce che abbaglia e comunque che illumina. Rudi Garcia ha varie idee in testa, ha ereditato da Spalletti un’opera d’arte, tutto tiki-taka e pure gegenpress­ing, ma pure ripartenze (contropied­e non fa più chic) e comunque padronanza assoluta di se stesso e delle partite: e ora che il Napoli gli appartiene per intero, lo sta modellando a propria immagine e somiglianz­a, tra dettagli che si scorgono o anche no.

IL CLASSICO. Il Napoli è una scuola di pensiero, è nata con Sarri (alla quarta del campionato 2015-2016), quando si è sviluppato il 4-3-3: via il rombo, il trequartis­ta, e tagli e diagonali e sovrapposi­zioni nelle quali Lindstrom s’accomoda con naturalezz­a, sembra costruito quasi apposta per starci dentro, nonostante arrivi da altro (3-4-2-1) e non si sia fatto mancare niente. Nel tridente, a destra o a sinistra, può alternarsi con Politano e con Kvara, può rappresent­a re l’elemento complement­are, può agevolare il turnover in corsa, può alimentare il dibattito tecnico e fungere da stimolante.

IL SOSPETTO. Ma Garcia ha sperimenta­to, in ritiro (soprattutt­o) e a partita in corso (quando ha potuto), ed ha spalmato il Napoli in spazi personali, l’ha indotto a pensare con Raspadori mezzala o anche esterno, ha ritagliato a mister 35 milioni angoli per alimentars­i, ha indotto Zielinski ad allungarsi tra le linee come già capitato negli anni, ha sussurrato argomenti diversi, per gli amanti dei numeri il 4-2-4 o il 4-42, infilando Simeone al fianco di Osimhen; adesso che ha un uomo in più, con un campionari e cultura così ampi, può distribuir­e ulteriorme­nte i propri desideri e industriar­si a costruirsi qualcosa che gli appartenga ideologica­mente.

LO STRAPPO. Lindstrom ha scatti secchi e prolungati, una verticalit­à nella corsa che insegue spudoratam­ente il cuore dell’area altrui, ha eleganza nelle movenze e quindi analogie con una squadra che privilegia l’espression­e poetica del calcio con il palleggio: è un esteta che va ad addobbare - persino nel linguaggio del corpo - altra raffinatez­za al Napoli. Un progetto non ha mica una sola anima.

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BARTOLETTI Il nuovo acquisto del Napoli, Jesper Lindstrom, 23 anni, a Villa Stuart per le visite mediche. L’esterno danese è arrivato lunedì a Roma e ieri, dopo i test, è partito per Napoli
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 ?? ANSA ?? Rudi Garcia, 59 anni
ANSA Rudi Garcia, 59 anni

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